Anonimo

chiede:

Buongiorno, sono al secondo mese di gravidanza. Le scrivo perché sto cercando di informarmi un po’ riguardo i metodi di parto. Mi sono imbattuta nel parto in acqua e volevo saperne di più a riguardo. Ci sono più benefici se si decide di partorire in acqua? La ringrazio per la risposta.

Salve, il parto in acqua è un modo naturale e dolce per partorire se dovesse sentire il bisogno di questo elemento durante il travaglio e/o il parto. I vantaggi sono:

– creare uno spazio personale e intimo per la donna;
– la donna si sente più a suo agio, può muoversi più facilmente e adottare posizioni libere con un sostegno equilibrato ovunque attorno al suo corpo;
– aiuta la mamma a risparmiare energia. L’immersione infatti riduce la forza di gravità, sostiene il peso della donna e quindi fa risparmiare energia da poter poi utilizzare durante le contrazioni e nella fase finale;
– la spinta idrostatica migliora la circolazione feto-placentare promuovendo contrazioni più efficaci, con una migliore ossigenazione nelle fasce muscolari dell’utero;
– diminuisce la pressione addominale sulla vena cava e sull’aorta;
– allenta il tono muscolare promuovendo un rilassamento veloce e profondo;
– rende la dilatazione del collo dell’utero più veloce e riduce la tensione del pavimento pelvico con effetto emolliente sui tessuti;
– facilita la respirazione della donna. L’umidità dell’aria permette di respirare più facilmente e aiuta le donne che soffrono di asma;
– riceve più ossigeno;
– l’ambiente acquatico consente al bambino di entrare nel mondo esterno più agevolmente, diminuendo il trauma della nascita;
– l’accoglienza del bimbo, in un ambiente più disteso e rilassante, è migliore.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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