
Con l'ingresso nel secondo trimestre si è superata la fase più critica e molte donne avvertono un ritorno delle energie. Nel frattempo il feto in...
L’inizio del quarto mese di gravidanza corrisponde all’inizio del secondo trimestre: molte donne lo indicano come il momento migliore di tutti i 9 mesi, grazie alla scomparsa dei fastidiosi sintomi delle prime settimane e al fatto che la pancia non è ancora così grande da diventare un vero e proprio ingombro.
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Stanchezza, debolezza e affaticamento durante il quarto mese risultano in molti casi un ricordo, e la donna trova nuove energie. Il corpo si è ormai abituato ai cambiamenti ormonali, che si assestano alleviando anche la sensazione di nausea. Aumenta al contrario la tensione al seno e alla pancia, per cui può essere utile iniziare a indossare abiti ampi e comodi.
Massaggiare la pancia con olii e creme può aiutare poi a prevenire le smagliature pressoché inevitabili dovute alla tensione della pelle.
I maggiori fastidi legati a questo periodo della gestazione sono provocati dalle modifiche che interessano l’apparato gastrointestinale, per cui è utile mantenere una regolare attività fisica insieme a una dieta sana (consumando buone quantità di fibre e cereali, ad esempio) per evitare la comparsa di stitichezza, molto frequente in gravidanza.
Il sesso del bambino è stabilito nel momento del concepimento, ma è nel corso del quarto mese che l’apparato genitale si sviluppa più nitidamente, mentre continua anche lo sviluppo degli organi interni e della conformazione esterna.
A questo punto della gravidanza il feto riesce ad afferrare il cordone ombelicale, può iniziare a succhiarsi il dito e a inspirare il liquido amniotico che lo circonda, eliminandolo poi attraverso i reni e quindi espellendolo tramite la vescica.
Ogni mese alla donna incinta vengono prescritti gli esami delle urine, per valutare la presenza di agenti batterici che potrebbero provocare infezioni con conseguenze negative per lo sviluppo del feto. Durante la gravidanza la donna è maggiormente esposta all’insorgere di infezioni, che possono essere trattate senza provocare problemi al nascituro. In alcuni casi però le infezioni, se non curate, possono intaccare l’ambiente uterino che protegge il feto e dare alcune complicazioni, tra cui il parto prematuro. Grazie agli esami delle urine è possibile riconoscere poi anche i segnali che indicano la presenza del diabete gestazionale oppure della preeclampsia, che si manifesta con la presenza di proteinuria.
Per questi motivi un’importanza particolare è rivestita dall’urinocoltura, che consente di studiare la composizione delle urine in modo approfondito. Agli esami delle urine può poi essere associato anche un tampone vaginale, che serve per controllare lo stato della flora batterica.
Durante il quarto mese di gravidanza, scongiurati i principali rischi dovuti ad aborti spontanei, si può iniziare a condividere la notizia con la propria famiglia e gli amici.
In questo periodo, considerato normalmente il più tranquillo della gravidanza, possono tuttavia comparire alcuni disturbi dovuti da una parte agli ormoni e dall’altra alle modifiche del corpo: tra questi oltre alla stitichezza si trovano anche l’aumento della salivazione tipico della gravidanza (detta scialorrea) e le perdite vaginali, che possono continuare per tutta la gravidanza.
Se le perdite sono di colore bianco e inodori non dovrebbero destare preoccupazione, nel caso si osservassero invece sintomi tipici di un’infezione in corso (ad esempio con perdite giallastre o maleodoranti) oppure se le perdite fossero striate di sangue bisogna rivolgersi al proprio medico.
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