Calcola ovulazione e giorni fertili per rimanere incinta

Conoscere l’andamento del ciclo mestruale e in particolare sapere quando avviene l’ovulazione è importante per poter stabilire quali sono i giorni fertili in cui è più probabile concepire un figlio. In genere, in un ciclo regolare che dura 28 giorni, l’ovulazione si verifica intorno al 14esimo giorno, quando l’ovocita viene rilasciato dall’ovaio e sospinto nella tuba di Falloppio. In questo momento l’ovulo può essere fecondato dallo spermatozoo: se ciò non avviene la cellula uovo viene espulsa dal corpo della donna con il flusso mestruale.

L’ovulazione non si verifica sempre con puntualità: può capitare che avvenga precocemente o in ritardo rispetto al solito, oppure che nel corso di un ciclo mestruale nessun ovulo venga rilasciato, o ancora è possibile che nell’arco dello stesso mese possono verificarsi più ovulazioni. Per questi motivi l’osservazione del calendario per stabilire quali sono i giorni più o meno fertili non è del tutto attendibile.

Come calcolare i giorni dell’ovulazione e i giorni fertili

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È necessario partire da un dato: l’ovulazione non avviene sempre nello stesso momento e non c’è possibilità di monitorarla con esattezza. Il calcolo dell’ovulazione, quindi, è una previsione, spesso frutto del monitoraggio dei cicli mestruali precedenti, attraverso la quale intuire quando dovrebbe avvenire l’ovulazione.

Ma il condizionale è sempre d’obbligo. Questo perché generalmente, in condizioni teoriche standard (quindi lontane dalla realtà di ciascuna donna sulla quale incidono le caratteristiche fisiche, l’età, lo stile di vita, eccetera), l’ovulazione avviene intorno al 14° giorno e ha una durata di circa due giorni (quelli di vita della cellula uovo).

Considerando come il calcolo dell’ovulazione sia legato a cercare o evitare una gravidanza è altrettanto doveroso precisare come, a differenza della cellula uovo, gli spermatozoi maschili possono sopravvivere nel corpo femminile anche fino a quattro giorni, motivo per cui un’eiaculazione precedente l’ovulazione può comunque portare al concepimento.

Per calcolare i giorni dell’ovulazione, quindi, esistono diversi strumenti e metodi. I principali e più utilizzati sono:

  • i giorni del ciclo mestruale;
  • i segni dell’ovulazione;
  • misurazione della temperatura basale.

1. I giorni del ciclo mestruale

Il primo metodo è quello che consente il calcolo dell’ovulazione osservando la durata dei propri cicli mestruali. La loro durata varia da donna a donna ma ciascuna di loro ha una certa regolarità. Mediamente un ciclo mestruale dura dai 23 ai 35 giorni e si considera come primo giorno quello del primo giorno di sanguinamento dell’ultimo ciclo e come ultimo il primo giorno di sanguinamento del ciclo successivo. Da questa finestra di tempo si sottrae 14 giorni e si ha una previsione approssimativa di quando avverrà l’ovulazione. Inserendo nel tool qui sopra la data dell’ultima mestruazione e la tipologia di ciclo mestruale tipico (corto, normale o lungo) si può ottenere un calcolo dell’ovulazione.

2. I segni dell’ovulazione

Un metodo utile è quello legato all’osservazione del proprio corpo che si rivela meno empirico e più specifico della propria situazione. Tra i segni tipici dell’ovulazione rientrano un lieve crampo al basso ventre, un aumento del desiderio sessuale e delle perdite più abbondanti di muco cervicale.

3. La misurazione della temperatura basale

Il terzo metodo per il calcolo dell’ovulazione è quello legato alla misurazione della temperatura basale, ovvero della temperatura corporea a riposo misurata sempre nello stesso momento della giornata. Al momento dell’ovulazione si assiste a un aumento di circa 1°C della temperatura; un rialzo che si manterrà tale per i tre giorni successivi. I termometri dedicati a questo tipo di misurazione sono dotati anche di software che tracciano le misurazioni precedenti e sono in grado di restituire una previsione di quando si è fertili (quindi l’ovulazione è avvenuta) e quando no.

Il calcolo dell’ovulazione è attendibile?

Come già anticipato ciascun metodo per il calcolo dell’ovulazione è una stima approssimativa, che presenta un importante margine di errore di cui tenere conto. L’attendibilità (o l’inaffidabilità) di questi metodi si basa sull’attuale impossibilità di conoscere con certezza l’inizio e la durata dell’ovulazione. Questa è una realtà legata alle fasi del ciclo mestruale (il più delle volte irregolare), al variare dell’età fertile delle donne e al presentarsi di fenomeni e condizioni improvvise (malattie, stress, cambiamenti di vario tipo, eccetera) che possono incidere sull’ovulazione sballando ogni tipo di previsione.

Va infatti precisato come gli studi scientifici condotti in materia abbiano dimostrato che potenzialmente la finestra fertile di ogni donna ha un intervallo, per ogni ciclo mestruale, che va dal 6° al 21° giorno, superando quindi ogni possibile previsione. Solo il 30% circa delle donne ha un periodo fertile riconducibile alle linee guida; questo significa che più di due terzi delle donne ha tempi imprevedibili tanto che, sebbene raro ma non impossibile, può capitare anche di rimanere incinta dopo la fine del ciclo mestruale.

Calcolo ovulazione: i giorni fertili

All’opposto di quanto appena detto, dove tendenzialmente i giorni di inizio e fine del ciclo mestruale (quelli del sanguinamento) sono i meno fertili di tutti, quelli nei quali è maggiore la probabilità di rimanere incinta sono quelli dal decimo al quattordicesimo.

Le alternative per il calcolo dell’ovulazione

Un’alternativa pratica ed economica, con una buona attendibilità (ma nessuna certezza) è data dai cosiddetti stick di ovulazione. Similmente a quanto avviene con i test di gravidanza, il funzionamento di questi stick si basa sull’analisi dell’urina. Gli stick di ovulazione, infatti, individuando la presenza dell’ormone luteinizzante (LH) e in alcuni casi anche dell’estradiolo e degli estrogeni in modo da stimare quando è avvenuto il rilascio della cellula uovo e quando un eventuale rapporto non protetto possa portare a una gravidanza.