Lo spermatozoo è la cellula gametica maschile responsabile della funzione riproduttrice dell’uomo. Il suo principale compito, in tal senso, è quello di raggiungere l’ovulo della donna per fecondarlo.

Il primo studioso che scoprì ed analizzò con il suo microscopio la struttura dello spermatozoo fu il naturalista olandese Antony Van Leeuwenhoek nel 1677. In evidente anticipo sui tempi, Van Leeuwenhoek non capì di essere di fronte ad una straordinaria scoperta e definì lo spermatozoo “animaculo” (animaletto) avendone distinto chiaramente testa e coda.

Oggi la ricerca scientifica ci ha consentito di comprendere tutto ciò che concerne il processo di formazione, l’anatomia e i vari stadi della vita dello spermio, sopratutto in relazione alla sua funzione riproduttiva. Vediamo di cosa si tratta e quali sono le condizioni che assicurano la sopravvivenza di questa minuscola cellula.

Struttura dello spermatozoo

Uno spermatozoo è una cellula di dimensioni infinitesimali, pari a circa 5-7 milionesimi di millimetro. La formazione degli spermatozoi avviene durante la pubertà, intorno agli 11-15 anni.

Il processo che consente la produzione dello spermatozoo è detto anche spermatogenesi e ha luogo nei testicoli, più esattamente nei tubuli seminiferi. Il processo di maturazione avviene nell’epididimo e prende il nome di spermiogenesi.

La struttura del singolo spermatozoo flagellato – ovvero la specie di spermatozoo munito di coda flagello che consente la motilità alla cellula – è composta da:

  • testa, contenente il nucleo e l’acrosoma
  • coda, detta appunto “flagello”, che con i suoi movimenti consente allo spermatozoo di risalire il collo dell’utero e le tube per raggiungere l’ovocita e fecondarlo.

La coda, a sua volta, presenta una struttura e una morfologia in cui si distinguono 4 parti: collo, tratto intermedio, tratto principale e tratto terminale.

Quanto dura la vita di uno spermatozoo?

Per prima cosa, occorre specificare che la completa maturazione di uno spermatozoo avviene in circa 64 giorni. Una volta formato, lo spermatozoo percorre in ulteriori 12 giorni l’epididimo, regione del testicolo in cui acquisisce motilità. Qui gli spermatozoi vengono accumulati giorno dopo giorno fino al momento dell’eiaculazione.

Se ciò non avviene, col tempo vengono riassorbiti dai dotti deferenti. Invecchiando, tra l’altro, gli spermatozoi possono rappresentare un ostacolo a quelli più giovani, ragion per cui se si cerca un figlio non è consigliabile astenersi dai rapporti sessuali per più di 3-4 giorni.

Ciò, in effetti, non equivarrà ad una maggiore concentrazione di spermatozoi sani, ma più probabilmente si rivelerà controproducente.

Il deterioramento e la compromissione della vitalità dello spermatozoo nei testicoli dipende anche dalla temperatura interna allo scroto che dovrebbe essere di 2-4° C in meno rispetto a quella corporea. Un valore diverso può distruggere gli spermatozoi e limitarne la produzione.

Dopo l’eiaculazione, invece, la sopravvivenza degli spermatozoi dipende da diversi fattori, condizioni e circostanze ambientali. Nell’acqua gli spermatozoi muoiono nel giro di pochi secondi, all’aria sopravvivono fino a quando rimangono protetti dal liquido seminale, mentre nel corpo della donna, durante l’ovulazione, possono  vivere per giorni.

Condizioni per la sopravvivenza

Come abbiamo detto, una delle principali condizioni che assicura allo spermatozoo la possibilità di sopravvivere è la temperatura. Proprio per consentire la produzione dello sperma, i testicoli si trovano in posizione esterna. In media, la temperatura all’interno dei testicoli non supera mai i 35° C grazie a meccanismi particolari che mantengono pressoché costante il valore.

Per tutte queste ragioni, è importante evitare di indossare indumenti o biancheria intima troppo aderente, che potrebbe provocare un’innalzamento della temperatura e compromettere  la vitalità dello spermatozoo.

Discorso diverso quando lo spermatozoo penetra nella vagina. In questo caso sarà decisivo l’ambiente in cui si ritroverà a “nuotare”. Nei periodi lontani dall’ovulazione, il pH della vagina è inferiore a 6, quindi acido, e gli spermatozoi muoiono nel giro di pochi minuti.

Nei giorni dell‘ovulazione, invece, il muco cervicale consente allo spermatozoo di sopravvivere fino a 16 ore e di raggiungere l’utero e le tube. Qui, può vivere fino a  a 7 giorni ed avere quindi il tempo per penetrare l’ovulo e fecondarlo.

Ovulo e spermatozoo

Quando lo spermatozoo si trova all’interno delle tube di Falloppio, acquisisce una maturazione funzionale decisiva ai fini della sua capacità riproduttiva che è detta capacitazione. Tale fase consiste in modificazione chimico-fisica che ne aumenta notevolmente la motilità.

Una volta che lo spermatozoo ha raggiunto l’ovulo, incontra una prima barriera cellulare, la corona radiata, che è facilmente penetrabile e giunge, infine, alla più “ardua” zona pellucida.

Si tratta, in sostanza, di un rivestimento che avvolge interamente l’ovulo. Questa barriera è superabile solo tramite degli enzimi concentrati in una vescicola della testa dello spermatozoo che demoliscono letteralmente il rivestimento della cellula.

Ma è solo grazie allo sforzo collettivo di più spermatozoi che la barriera può essere davvero demolita: ciò comporta il sacrificio di milioni di cellule a beneficio di quell’unico spermatozoo che riuscirà ad aprirsi un varco nell’ovulo e fecondarlo per dare origine al miracolo della vita.

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