Si parla sempre di quello che succede “dopo” il rapporto sessuale che ha dato origine al concepimento: la gravidanza, i nove mesi di attesa, la nascita del bambino. Ma riavvolgendo il nastro, cosa succede in “quel” momento esatto?

E soprattutto, esiste un momento esatto del concepimento? Vediamo allora come avviene la fecondazione, cioè l’incontro tra il gamete femminile (la cellula uovo) e il gamete maschile (lo spermatozoo), e quali sono i passaggi immediatamente successivi che portano all’instaurarsi di una gravidanza.

Quando è possibile la fecondazione?

Una donna non è sempre e comunque fertile: il suo ciclo mestruale coincide (ma non sempre perfettamente, come vedremo) con il ciclo della fertilità ed è soggetto a numerosi cambiamenti nell’arco del mese.

Il momento di maggiore fecondità di una donna arriva in prossimità dell’ovulazione. Se una donna ha un ciclo mestruale perfettamente regolare di 28 giorni la sua ovulazione si verificherà al 14° giorno. Il picco di fertilità si ha quindi nei giorni immediatamente precedenti, quando i follicoli rilasciano un ovocita che, lungo il suo cammino, può incontrare uno spermatozoo che lo fecondi. Se l’incontro non avviene l’ovulo viene espulso con le normali mestruazioni.

La datazione dell’ovulazione è ovviamente approssimativa: ogni donna è diversa e i cicli possono variare anche da un mese all’altro. Può capitare ad esempio che per diversi motivi l’ovulazione “salti” un mese, o, al contrario, che se ne verifichino due nell’arco dello stesso ciclo mestruale.

Per questo motivo è difficile stabilire con assoluta certezza quando una donna è fertile e quando non lo è, e anche rapporti sessuali che si sono avuti in giorni considerati “non a rischio” possono invece dare origine a una gravidanza.

Quando avviene l’ovulazione uno dei follicoli dell’ovaio, giunto a maturazione, “scoppia” e libera un ovocita, cioè la cellula uovo, che è pronta per la fecondazione. L’ovocita si sposta all’interno delle tube di Falloppio, dove rimane per qualche giorno.

Nel frattempo si modifica anche l’ambiente vaginale: durante l’ovulazione il liquido vaginale diventa più favorevole alla sopravvivenza degli spermatozoi che passeranno da lì. Nelle altre fasi del ciclo mestruale anche il muco cervicale subisce delle modifiche e diventa più “ostile” alla presenza degli spermatozoi, rendendo quindi più difficile che avvenga la fecondazione.

Non è però ovviamente detto che con un rapporto sessuale nei “giorni giusti” si instauri automaticamente una gravidanza: una coppia fertile, nel periodo di massima fertilità, ha circa il 20% di possibilità che avvenga la fecondazione. Per questo motivo alle coppie che cercano un figlio si consiglia di aspettare almeno 12 mesi di tentativi prima di fare esami per la fertilità.

Dal rapporto sessuale alla fecondazione

Perché l’ovulo venga effettivamente fecondato, è necessario innanzitutto che ci sia un rapporto sessuale completo nei giorni a ridosso dell’ovulazione. Con l’orgasmo maschile e la conseguente eiaculazione gli spermatozoi, le cellule riproduttive maschili, vengono rilasciati in vagina e cominciano a risalire attraverso il canale vaginale. Gli spermatozoi che a quel punto iniziano la loro corsa sono moltissimi: da 20 a 200 milioni.

Il numero, come si vede, è estremamente variabile: dipende dalla quantità e dalla qualità del liquido seminale espulso, che subisce forti condizionamenti.

Il movimento degli spermatozoi è possibile grazie al “flagello”, una specie di coda che permette loro di nuotare all’interno del corpo della donna facilitati dal muco cervicale, che è particolarmente fluido nei giorni fertili, e dalle contrazioni che accompagnano l’orgasmo femminile.

Il viaggio degli spermatozoi prosegue dunque fino all’utero e prosegue nelle tube. Dei moltissimi spermatozoi che hanno iniziato la corso solo poche centinaia arrivano ancora vitali a destinazione. Gli spermatozoi devono subire un particolare processo detto capacitazione perché possano fecondare l’ovulo, e possono sopravvivere all’interno delle tube ovariche al massimo per 4-5 giorni.

Come avviene la fecondazione?

le tube di falloppio
L’utero con le tube di Falloppio

Come si vede è una questione di sincronizzazione: se nell’arco di questo tempo si verifica l’ovulazione e l’ovulo raggiunge la tuba qui avviene la fecondazione. Nel dettaglio, la fecondazione avviene nella cosiddetta ampolla tubarica. Solo uno spermatozoo riesce a penetrare la cellula uovo. Attraverso una particolare reazione chimica lo spermatozoo perde la coda, e all’interno dell’ovocita entra solo la sua testa, che contiene tutto il materiale genetico dell’uomo.

A questo punto, le due cellule (ovocita e spermatozoo) si fondono originando lo zigote, cioè la primissima cellula del futuro embrione. Lo spermatozoo e la cellula uovo contengono da subito un numero di cromosomi (filamenti di DNA, la sostanza che contiene le informazioni genetiche relative a ogni individuo) pari alla metà delle cellule normali, così che lo zigote che si forma in seguito alla fecondazione abbia il numero corretto di cromosomi (46), metà dei quali di derivazione paterna e metà di origine materna.

Non solo: lo spermatozoo ha già stabilito se si tratta di un maschio o di una femmina. Al suo interno contiene infatti un cromosoma di tipo x (femmina) o y (maschio), oltre alle informazioni che unite a quelle portate dai cromosomi della madre renderanno assolutamente unico il nuovo individuo.

Cosa avviene dopo la fecondazione?

zigote
L’inizio della divisione cellulare

A poche ore dalla fecondazione, lo zigote comincia a moltiplicarsi, dando origine a due cellule, poi a quattro e così via. Nel frattempo, il futuro embrione comincia a spostarsi dalla tuba per raggiungere l’utero. qui arriverà dopo un viaggio di circa 3 giorni. A questo punto è diventato una “morula”, un agglomerato di 12-15 cellule simile appunto a una mora.

Una volta che l’embrione trova il posto giusto si impianta nella parete uterina (un processo noto come nidazione o annidamento). A questo punto inizia a trarre nutrimento direttamente dalla parete dell’utero attraverso i villi coriali, finché non sarà formata la placenta. Nelle fasi successive di sviluppo embrionale, cominceranno a differenziarsi i vari tipi di tessuti che origineranno i diversi organi del feto.

Se l’impianto dell’embrione avviene in posizione anomala, per esempio all’interno di una tuba, si parla invece di gravidanza extrauterina o ectopica, una condizione rara ma incompatibile col proseguimento della gestazione e che potrebbe richiedere un intervento medico immediato.

Come abbiamo visto, la fecondazione non è un solo momento, ma un insieme di momenti: per questo non è possibile stabilire con esattezza, ad esempio, quando è stato effettivamente concepito il bambino.

A impianto avvenuto potrebbero osservarsi delle leggere perdite di sangue di colore marroncino: raramente una donna le riconosce, spesso le scambia per spotting premestruale, dal momento che proprio in quei giorni attende l’arrivo delle mestruazioni. Che però, questa volta, non arriveranno: e il resto è storia.

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