Il quinto mese di gravidanza

Arrivata a metà della gravidanza la donna sperimenta nuovi cambiamenti, ma si trova ancora in uno dei momenti normalmente più “tranquilli” della gestazione. L’effetto degli ormoni nel corso del quinto mese di gravidanza si fa sentire con minore prepotenza, mentre l’utero si sposta verso l’alto.

Il quinto mese di gravidanza: la mamma

In questo periodo la futura mamma inizia a aumentare di peso in modo più evidente: il peso corporeo viene controllato durante tutta la gravidanza, perché un aumento eccessivo potrebbe comportare complicazioni alla gestazione, mentre un aumento troppo ridotto potrebbe essere indice di scarsa crescita fetale.

Il medico tiene monitorato il peso della donna calcolando anche l’indice della massa corporea (detto Bmi), che non dovrebbe superare, nell’arco dei 9 mesi, i valori previsti: il Bmi si calcola dividendo il proprio peso espresso in kg per l’altezza, espressa in metri quadrati. Se il valore è inferiore a 20 la donna è considerata sottopeso, se il valore è compreso tra 20 e 25 è normopeso mentre se superiore a 25 è sovrappeso. Valore più alto di 30 è indice di obesità.

Nel corso dei nove mesi di gestazione l’aumento di peso non è costante, e varia da donna a donna: per alcune l’aumento è graduale, per altre arriva “di colpo”. In ogni caso l’aumento in media dovrebbe essere compreso tra 9 e 13 kg (ma molto dipende dalla struttura fisica della donna, sarà il medico a indicare eventuali “aggiustamenti” nella dieta e nelle abitudini della paziente).

È bene ricordare che non è vero che durante la gravidanza la donna deve mangiare per due: l’aumento del fabbisogno non supera le 150 kcal in più al giorno nel primo trimestre e 300 kcal in più nel secondo e nel terzo trimestre di gravidanza.

Il quinto mese di gravidanza: il bambino

La metà della gravidanza rappresenta un importante giro di boa: intorno alla ventesima settimana la mamma può iniziare ad avvertire i primi movimenti fetali. I muscoli del nascituro sono infatti formati, mentre l’apparato scheletrico si è irrobustito e la coordinazione è più precisa. Non tutte le donne riescono a “sentire” i movimenti del bambino già in questa fase: solitamente per chi è alla prima gravidanza il momento arriva più tardi, mentre per le donne che hanno già avuto figli si verifica prima. In linea di massima i movimenti si sentono tra la 18esima e la 24esima settimana di gravidanza.

Nel quinto mese le papille gustative del feto sono formate, e sulla sua pelle inizia a comparire la peluria che servirà a mantenere una corretta temperatura corporea dopo la nascita, detta lanugine. Anche l’udito è ormai sviluppato, e il feto può sentire i rumori che provengono dall’esterno.

Il quinto mese di gravidanza: gli esami da fare

Nel corso del quinto mese di gravidanza (tra la 20esima e la 22esima settimana) si effettua l’ecografia morfologica, un esame importante per studiare la conformazione del feto. La morfologica studia i dettagli anatomici del feto, come le strutture craniche, il volto e l’apparato cardiovascolare. Attraverso l’esame è possibile riconoscere fino al 90% delle malformazioni fetali.

Anche il sesso del nascituro è confermato durante la morfologica, anche se in alcuni casi è possibile saperlo con alcune settimane di anticipo con un’ecografia precedente.

In questo periodo viene poi ripetuto il toxotest per verificare la presenza dell’infezione da toxoplasmosi e viene nuovamente misurata la presenza di glicemia nel sangue per tenere monitorata l’eventuale insorgenza del diabete gestazionale.

Il quinto mese di gravidanza: le cose da sapere

Arrivati a metà della gravidanza la mamma lavoratrice può iniziare a informarsi riguardo il congedo di maternità. Si tratta di un periodo di cinque mesi di astensione dal lavoro, che inizia due mesi prima della data presunta del parto e si protrae per tre mesi dopo la nascita del bambino. Tale periodo può essere prolungato ulteriormente richiedendo la maternità facoltativa per un periodo di sei mesi, con una retribuzione pari al 30% del totale.

Il quinto mese di gravidanza può essere anche indicato anche per iniziare a preparare la stanza del nascituro, e per informarsi sui corsi preparto, momenti particolarmente utili per le mamme ma anche per i papà, in cui i professionisti possono rispondere a tutti i dubbi dei futuri genitori sulla gravidanza e sulla puericultura.

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