Chi ha assistito a un parto sa che i bambini, appena escono dall’utero materno, sono ricoperti da uno strato viscoso dal colore bianco-grigiastro. Questa sostanza, nota con il nome di vernice caseosa (vernix caseosa), che solo apparentemente è da considerarsi come un sottoprodotto non funzionale del parto.

In realtà parliamo di una sostanza molto importante e fondamentale non solamente per favorire il parto o utile ai fini della vita gestazionale. Anche dopo la nascita questo strato di “vernice” risulta essere di straordinaria importanza.

Nonostante molti aspetti relativi all’origine, alla formazione e allo sviluppo della vernice caseosa siano ancora oggi non del tutto chiari, questa sostanza (e le sue funzioni) raccoglie, proprio per le sue caratteristiche, un grande fascino negli studiosi. Scopriamo quindi di cosa si tratta, a cosa serve e come viene gestita dopo la nascita dei bambini.

Vernice caseosa: cos’è?

Alla vista, e al tatto, la vernice caseosa è uno strato di grasso che ricopre interamente il bambino (o solamente le pieghe del corpo) e che si forma fin dalla nascita, già a partire dalla terza settimana di gravidanza.

Dal punto di vista biologico la vernice caseosa è una struttura membranosa complessa composta da acqua (80%), proteine (10%) e lipidi (10%). Tale composizione rende la vernix caseosa idrofobica e in grado di proteggere lo sviluppo della pelle dall’esposizione all’acqua.

Il primo utilizzo del termine vernice caseosa risale al 1846 precisamente in un dizionario di scienze e fa riferimento a una sostanza simile a uno strato di vernice con la consistenza di un formaggio.

Le funzioni della vernice caseosa

Come mai i bambini, alla nascita, hanno la pelle morbida e idratata? E com’è possibile che, dopo aver “navigato” per diversi mesi all’interno del liquido amniotico, la pelle sia ancora così liscia e non screpolata (come avviene, per esempio, quando stiamo tanto tempo in piscina)?

Una risposta è data dalla funzione protettiva che svolge la vernice caseosa. Questa sostanza, infatti, non si produce casualmente e, come tutto ciò che riguarda il corpo umano, ha uno scopo ben preciso. In realtà la vernice caseosa svolge diverse funzioni, sia durante la vita uterina che durante quella extra uterina.

La vita uterina

Sempre dal punto di vista protettivo, questo strato di acqua, proteine e lipidi è fondamentale per evitare che la pelle del bambino, mentre è nel grembo materno, entri a contatto con delle infezioni. È inoltre molto utile per lo sviluppo dell’intestino del feto.

Vi è poi una funzione di lubrificazione del canale del parto nel passaggio dalla vita uterina vera e propria a quella extrauterina. La maggiore quantità di vernix caseosa rende la discesa del bambino nel collo dell’utero più agevole e meno gravosa per la madre.

La vita extrauterina

Altrettanto importanti sono le funzioni che la vernice caseosa ha all’inizio della vita extrauterina. Da uno studio condotto sull’utilità della vernice caseosa nell’adattamento neonatale, infatti, è emerso che questa ha fondamentali proprietà antiossidanti e antimicrobiche, per la regolazione termica e per l’idratazione della pelle.

La nascita provoca sulla pelle del bambino uno stress ossidativo provocato dall’ossigeno e dagli altri elementi presenti nell’aria e nell’ambiente circostante. La vernice caseosa è fondamentale per proteggere e idratare la pelle da questi agenti, ma anche per evitare che ci possano essere infezioni provocate da microbi. Questo strato è inoltre essenziale per evitare che dopo la nascita la temperatura corporea si abbassi eccessivamente e per consentire alla superficie della pelle di adattarsi dopo la nascita.

Vernice caseosa abbondante

Nonostante si formi sin dalle prime settimane di gestazione, la vernice caseosa tende a diminuire a ridosso della data di fine della gravidanza. I bambini nati pretermine, per esempio, ne hanno di più rispetto a quelli nati a termine. Anche questo è un aspetto da considerare quando i bambini nascono troppo dopo la data prevista, in quanto avranno sempre meno rivestimento.

Data l’importanza di questo strato, cosa fare al momento della nascita? È meglio lavare subito il bambino o rimandare il primo bagnetto? Quando si partorisce in ospedale il personale medico, dopo aver posto il neonato sul petto della mamma, provvede a eseguire i controlli di routine e a pulire il bambino dal sangue e dalle eventuali impurità.

Salvo casi particolari nei quali i bambini vanno lavati subito, come quelli nati con il meconio, in tutti gli altri è preferibile non rimuovere la vernice caseosa. Per il bagnetto vero e proprio è consigliato attendere dalle 6 alle 24 ore per consentire al bambino di adattarsi e alla vernice caseosa di completare il suo lavoro.

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