Anonimo

chiede:

Ho diversi sintomi da circa due anni, alcuni simili a quelli della
prostatite altri no. Tutti gli esami hanno sempre dato esito negativo se
non
i tamponi uretrali, positivi una volta ad un agente patogeno, un’altra
volta
ad un altro. Gli antibiotici e antimicoti sono risultati inutili. Soffro
di
fitte e bruciori all’addome, di un glande molto infiammato e
particolarmente gonfio, come gonfio risulta essere il mio pene che in fase
di riposo appare prolassato. Ciò mi provoca pesanti difficoltà erettive.
Ho
più volte notato subito all’interno del meato uretrale, sulla parete
sinistra, uno strano rigonfiamento molto rosso con al centro delle macchie
grigio-nere. Dopo anni di terapie ed esami mi sono rivolto ad un
omeopata. Devo dire che sono andato scetticamente, ma mi ha diagnosticato
le
stesse cariche batteriche patogene rilevate con i tamponi. In più (e qui
vengo al punto) mi ha diagnosticato lo schistosoma. Mi sono informato
sulla
malattia. Devo dire che non sono andato mai in oriente. Mi sa dire
qualcosa
di più? Visto che da due anni non sono riuscito a risolvere nulla, può
essere questo il problema di fondo? Come si cura e per quanto tempo è da
assumere una terapia? Attualmente sono all’estero (Olanda) e per me
diventa
difficile riuscire a fare tutti gli esami. Posso fare direttamente una
profilassi?

Per parlare di Schistosomiasi ci vuole una diagnosi ben precisa.
Sicuramente, da quanto Lei riferisce è affetto da prostatite cronica.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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