Maria Elena

chiede:

Buongiorno, ho partorito mia figlia prematuramente a fine febbraio di quest’anno. È nata con parto cesareo d’urgenza alla 31esima settimana. Da allora è in ospedale ricoverata nel reparto di terapia intensiva. Il problema è che a causa del Covid-19 hanno chiuso il reparto a tutti i genitori e non posso andare a trovarla o vederla. I medici ci aggiornano ogni giorno sullo stato di salute della piccola via telefono. Ma io mi chiedo, come starà lei? Sono riuscita a fare solo un paio di volte la marsupio terapia e tenerla al petto. Sì sentirà abbandonata? Tutti sottolineavano quanto fosse importante la vicinanza materna al neonato e anche l’importanza di dare il proprio latte. Io mi ritrovo a tirare il latte (poco) e a doverlo congelare per poi darlo alla piccola chissà quando. Mi sto perdendo i primi mesi di vita della mia piccola. Quando la rivedremo all’uscita non la riconosceremo nemmeno. E continuò a chiedermi se lei mi riconoscerà, se si sentirà abbandonata. Cosa possiamo fare noi genitori e io come mamma? È davvero una situazione difficile. Grazie.

Cara mamma, che situazione difficile che state vivendo. La Società Italiana di Neonatologia (SIN) incoraggia l’accesso dei genitori ai reparti di terapia intensiva neonatale anche durante questa emergenza, ma questa indicazione non sempre è praticabile, vista la necessità di limitare l’accesso di elevati numeri di persone. Purtroppo gli ospedali sono molto in difficoltà e rispondono come possono a questa situazione così inaspettata. Non conoscendo la situazione specifica dell’ospedale e del reparto presso cui è ricoverata la vostra piccola non mi permetto di giudicare la loro scelta, ma magari potete chiedere di rivedere il prima possibile questo divieto, proprio alla luce delle raccomandazioni della SIN. Spero che presto vi permetteranno di accedere alla terapia intensiva, con le dovute accortezze.

Mi hai scritto che siete riuscite a vivere il contatto pelle-pelle e che stai tirando il latte per lei, questi sono davvero grandi traguardi da non dare per scontato. Capisco che vorreste vivere questi primi mesi della vostra bimba in modo diverso, ma in questo momento state facendo il possibile. Quando la riabbraccerete, la vostra bimba vi riconoscerà e voi riconoscerete lei e, con il tempo, potrete ricreare tutto quello che è stato difficile vivere in queste prime settimane.

Come ostetrica mi trovo spesso a parlare ai futuri genitori dell’importanza del bonding, dell’imprinting e dell’allattamento esclusivo. Ma ci tengo molto a sottolineare che queste non sono occasioni che, se perse, non torneranno più. Quando risulta difficile viverli alla nascita, i genitori hanno il potere di ricreare questi momenti così importanti una volta che saranno riuniti al loro bimbo. Potrete recuperare una volta a casa con lunghe coccole a petto nudo, facendo “fare il pieno” alla vostra bimba di contatto pelle a pelle. Potrete farle un bagnetto e portarvela al petto ancora bagnata, per ricreare l’accoglienza pelle a pelle che non è stato possibile vivere alla nascita. Potrete darle il latte tirato, ogni goccia è oro, niente è scontato! Ci sono tanti magici momenti che vi aspettano, non pensate che siano perduti. Il mio consiglio è di trovare un’ostetrica che vi possa supportare in questo percorso, se vorrete comunicare alla redazione la città in cui vivete potrò darvi i contatti di colleghe specializzate in questo.

Altri piccole idee pratiche che potrebbero aiutarvi in questo momento sono:

  • Potreste proporre al personale del reparto di fare una videochiamata giornaliera per mostrarvi la vostra bimba: molti reparti si stanno attrezzando per poter dare questo servizio, sono sufficienti un tablet o un telefono. Se il personale del vostro reparto non ci ha mai pensato potete chiederglielo, magari saranno felici di aiutarvi in questa richiesta e anche gli altri genitori sicuramente apprezzeranno l’idea.
  • Quando stai spremendo il latte sarà di grande aiuto avere una fotografia o un video della vostra bimba da guardare: si metterà in circolo una grande quantità di ossitocina, che aiuterà anche la fuoriuscita del latte.

Vi auguro il meglio per il futuro!

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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