Anonimo

chiede:

Gentilissimo dottore, ho42 anni e sono incinta di sette mesi. Dopo quattro
aborti e tre fivet di cui l’ultima andata bene. La gravidanza procede bene,
solo che facendo una visita di routine dal dentista mi ha trovato una carie
che non mi dà male ma lui vuole curarla perché ha paura che mi possa far
male poi. Io ho sempre curato le otturazioni senza anestesia con altri
dentisti, lui invece vuole curarla con l’anestesia mepivacaina clorurato
senza adrenalina. io ho visto il bugiardino e c’è scritto che è
controindicato in gravidanza e chiamando il centro tossicologico mi ha
detto che si può usare ma sarebbe meglio la lidocaina. Io adesso sono in
ansia perché già non capisco perché fare l’anestesia, giacche per
otturare non dovrebbe farmi male (che può causare contrazioni), ma poi
questa mepivacaina si può usare in gravidanza? E un’altra domanda,
l’anestesia può arrivare alla mia bimba e farle del male se non adesso in
futuro? Io vorrei fare tutto dopo, ma lui ha detto che l’anestesia non dà
niente. Grazie

Gentile Signora, in genere non ci sono controindicazioni all’uso di
anestetici locali per cure dentarie in gravidanza. Gli anestetici locali non
fanno male, né alla mamma né al bambino, tanto che vengono comunemente
impiegati per l’anestesia nel taglio cesareo, per l’analgesia in travaglio
di parto spontaneo e per l’anestesia in gravidanza. Ciò che spaventa
talvolta i “non addetti ai lavori” (ma non il suo dentista che le ha
consigliato di curarsi) è la possibile, rarissima insorgenza di una crisi da
tossicità, che è però un incidente, dovuto all’uso di una dose troppo
elevata (e quindi sbagliata e potenzialmente tossica) del farmaco: ma questa
si può verificare in assoluto comunque e indipendentemente dallo stato
gravidico, e con qualsiasi farmaco. Essa è dovuta alla eccessiva
somministrazione di anestetico locale o alla sua somministrazione nel posto
sbagliato (ad esempio endovenoso invece che locale).
L’informazione che Le hanno dato al centro di tossicologia (che non mi
specifica) è corretta, ma un po’ obsoleta e da correlarsi probabilmente a
vecchi (e metodologicamente discutibili) studi sull’anestesia epidurale in
travaglio di parto e NON sull’anestesia in odontoiatria.
La maggior parte dei farmaci usati dall’anestesista vengono descritti come
“controindicati in gravidanza”. Sarebbe molto lungo e molto tecnico
spiegarle la ragione, ma l’uso “off label” (così si chiama l’uso di farmaci
usati in modo diverso da quello descritto sul “bugiardino”) è assolutamente
legittimo quando questo sia in sintonia con la letteratura medica corrente e
la buona pratica clinica. Auguri

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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  • Anestesista