Anonimo

chiede:

È nato Davide il 13 /03/2012 con parto cesareo, pesava 4040 gr., i primi giorni gli ho dato il latte dal seno, successivamente accorti che il latte materno era insufficiente al suo bisogno in quanto poco, sotto consiglio dell’ostetrica abbiamo aumentato la quantità dell’aggiunta (umana1) da trenta ad ogni pasto di aggiunta a 50/60.
Dopo questo cambiamento Davide ha iniziato a soffrire di coliche e spasmi alla pancia ad ogni fine pasto facendo fatica ad addormentarsi e piangendo con urli di sofferenza che durano delle ore.
Davide comunque va di corpo dalle 3/4 volte al giorno, facendo circa 7/8 pasti al giorno; di continuo fa tanta aria anche piangendo; ci chiediamo se è il caso di provare a cambiare il latte o il tipo di acqua (al momento usiamo acqua panna)? Il calo dall dimissione è stato di 250 gr.

Gentile mamma,
purtroppo spesso il latte artificiale causa questi problemi.
L’acqua Panna va benissimo, credo che sia più un problema di latte. Provatene uno più leggero facendovi consigliare sempre dal pediatra di fiducia.
Mi pare di aver capito però, che non avete abbandonato del tutto il latte materno, ma che state facendo un allattamento di tipo misto (seno + aggiunte). Il mio consiglio è quello di favorire maggiormente quello al seno, aumentando le poppate di latte naturale e diminuendo quindi l’aggiunta.
Con il tempo in molti casi, si riesce a tornare persino ad un allattamento al seno esclusivo, che sarebbe l’ideale fino ai 6 mesi di età.
Non so se le hanno spiegato come funziona la produzione di latte materno: noi mamme produciamo tanto latte, quanto ne richiede il nostro bambino stimolando il seno con il meccanismo della suzione. Questo significa che se il latte è poco, devo semplicemente allattare di più e più spesso il bambino, cosicché il seno viene stimolato, ed al nostro cervello arriva il messaggio che è necessario produrre più latte.
La poppata notturna è fondamentale, in quanto stimola maggiormente la produzione di prolattina, l’ormone che serve a produrre latte.
Se riesce a dare al suo piccolo maggiormente il suo latte, risolverà moltissimi dei suoi problemi intestinali.
Se desiderasse allattare al seno, può informarsi sulle strutture ed i professionisti disponibili della sua zona e chiedere un’assistenza specifica (anche domiciliare) proprio sull’allattamento, che valuta la poppata, l’attacco, il peso e quindi la crescita del bambino, per stabilire il piano alimentare più idoneo e naturale possibile.
Le auguro di risolvere al più presto i disturbi del piccolo Davide.
Mi farebbe piacere sapere come evolve la situazione… se le va, mi tenga informata.
Buona giornata

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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  • Ostetrica