Salve. Mi chiamo Viviana, ho un bimbo di 2 anni e una in arrivo ad ottobre. Sto vivendo un periodo molto difficile con il piccolo, che mi rende nervosa, facilmente irritabile e qualche volta mi fa perdere la pazienza: mi rendo conto che tendo ad alzare la voce con lui. Non so sia colpa dei repentini cambiamenti che abbiamo vissuto negli ultimi mesi: prima il nido, poi a casa tutto il giorno con me causa Covid, io che sono incinta. Ma sta diventando sempre più difficile per me capirlo e gestirlo mantenendo la calma e la tranquillità.
In un momento in cui dovrebbe iniziare a staccarsi da me, mi sembra invece sempre più attaccato: non dorme più da solo, si addormenta solo con me e sul lettone di mamma e papà, vuole mangiare solo in braccio, non posso andare in bagno a farmi una doccia perché piange; quando si gioca devo sempre stargli vicino, altrimenti viene a cercarmi.
Spero ora con la ripresa del nido (non poco traumatica purtroppo) che le cose migliorino, ma dubito. Ultimamente non vuole più nemmeno il papà: lo manda via quando si siede a tavola con noi e anche se viene nel lettone a dormire con noi è tutto un pianto e dice “papà no”! Mi tocca girare intere mezz’ore per tranquillizzarlo e questi sono solo alcuni dei comportamenti che ultimamente ha.
Mio marito, povero, ci sta male, e anch’io, perché per quello che può, lavorando tutto il giorno, lui c’è. Non mi spiego questi atteggiamenti nei suoi confronti, e sono molto preoccupata per tutto questo: non so come affrontare la cosa al meglio visto che poi ad ottobre nascerà pure la sorellina e sarà anche peggio.