Buongiorno dottoressa, la ringrazio in anticipo per il consulto. Le spiego la situazione. Ho un bambina di tre anni e mezzo che fa molto spesso i capricci, sia casa che fuori casa. È in grado di trasformare una bella giornata in un disastro: si spazientisce senza nessun motivo apparente, si impunta sulle cose e urla e piange per ore intere. Ora, io non riesco davvero a capire a cosa siano dovuti questi capricci e, di conseguenza, non riesco a trovare il modo per migliorare la situazione. A volte mi sembra che viva il capriccio come una sfida alla mia autorità: è possibile? Cosa posso fare? La cosa sta diventando insostenibile!
Buongiorno e grazie per avermi scritto. Sarebbe molto utile analizzare alcune situazioni per conoscere il comportamento della bambina nello specifico e la risposta conseguente di voi genitori. Basandomi sulla sua descrizione mi sembra di leggere una mancata sintonizzazione adulto-bambino. Mi spiego: i bambini nell’età della sua non fanno capricci. Difficile da credere, vero?! Si tratta invece di bisogni che probabilmente faticano ad essere verbalizzati (vista la normale immaturità cerebrale dei bambini treenni) e di conseguenza trovano difficile comprensione da parte degli adulti di riferimento. A volte si è talmente dentro la situazione che si fa fatica a osservare con gli “occhiali della consapevolezza”.
In situazioni del genere, rimanendo sul generale, è utile prendere un respiro e mantenere la calma. Lo so, è difficile ma indispensabile per gestire questo tipo di eventi. Mettersi al livello del bambino e cercare di verbalizzare quello che sta provando, sintonizzandosi con le sue emozioni. Probabilmente in questo momento vi trovate su onde diverse: è importante riprendere la stessa direzione. A volte basta abbassarsi, abbracciarsi e dire alla bambina “sono qui per te”. Solitamente tratto questo tipo di dinamiche in un percorso genitoriale ad hoc. Se ha bisogno di maggior approfondimento può contattarmi dal mio profilo. Rimango a disposizione.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento