Anonimo

chiede:

Buongiorno, ho due bambine. La più grande ha quasi tre anni mentre la più piccola ha tre mesi. Non ci sono stati problemi di gelosia quando è nata la minore, tanto che la più grande era entusiasta di avere una sorellina e non sta avendo problemi di gelosia (almeno spero). Il problema sono i normali pianti notturni (ma anche diurni) della più piccola: non appena comincia a piangere, la più grande comincia a urlare e a disperarsi e mi ritrovo quindi con due bambine che piangono contemporaneamente. Penso che la maggiore sia terrorizzata dal pianto della piccola e non riesco a rassicurarla sul fatto che sia normale. Come posso risolvere la situazione?

Gentile Mamma, grazie per avermi scritto. Da ciò che mi riporta mi piacerebbe riflettere con lei su due punti: il primo è la nascita del secondogenito, il secondo è il pianto. È molto importante considerare l’età del primo figlio quando arriva il secondo perché siamo soliti pensare che una volta diventati fratelli maggiori si è grandi. Ma chiaramente non sempre è così. La sua prima figlia è sicuramente da considerare ancora piccola e ciò comporta e giustifica alcune sue reazioni e comportamenti.

Il pianto. Il pianto è una forma di comunicazione, soprattutto quando il linguaggio ancora non è stato acquisito. Le note del pianto portano con sé differenti significati e toccano in noi diverse corde emotive: ci sono pianti che riusciamo a tollerare e pianti che ci toccano nel profondo e ci possono allarmare, infastidire, intristire ecc. È molto probabile che il pianto della più piccola tocchi delle corde nella grande che la portano ad un pianto per simpatia, quest’ultima intesa come comprensione della sofferenza. Può essere che la grande percepisca il pianto della piccola come un campanello d’allarme al quale è istintivamente utile aggregarsi.

Sommando dunque le due riflessioni, età e pianto, la reazione della sua primogenita la considererei legittima e naturale. Mi rendo conto, da pedagogista ma anche da mamma di due fratelli vicini d’età, che non è sempre semplice gestire due pianti in coro quando la mamma è solo una. Cosa fare? Sicuramente se possibile coinvolgere il papà in modo tale da alleggerire il carico. Armarsi poi di pazienza, verbalizzare alla grande ciò che sta accadendo, accogliere e contenere, anche fisicamente, lo stato d’animo della primogenita. È una fase che andrà ad esaurirsi col tempo. Volesse approfondire in declinazione più specifica rimango a disposizione per una consulenza.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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