Holistic Bump Care: come prendersi cura del pancione (e della mente)
Parliamo di Holistic Bump Care e di benessere integrato in gravidanza, con alcune indicazioni pratiche per costruire una routine olistica.

Parliamo di Holistic Bump Care e di benessere integrato in gravidanza, con alcune indicazioni pratiche per costruire una routine olistica.
Da qualche anno si sente parlare in diversi ambiti di approccio olistico, intendendo con questo termine l’attenzione (e la cura) di una persona nel suo insieme di corpo, spirito e mente. Applicata alla gravidanza si può parlare di benessere integrato, ovvero Holistic Bump Care. Si tratta di un modo di intendere e vivere la gravidanza nel quale valorizzare il benessere fisico, mentale, emotivo e sociale della donna durante tutto il periodo della gestazione (e anche dopo). È un approccio che vuole superare l’eccesso di medicalizzazione e, all’opposto, l’idea per cui la donna con la maternità perda (o riduca) il suo essere donna e persona di cui prendersi cura.
Sebbene non esista, come sottolineato dall’American Holistic Health Association (AHHA), un’unica definizione accettata di olistico (e salute olistica), è possibile individuare alcuni punti chiave. Il primo e per molti aspetti il più importante è che l’essere umano è un’unità composta da più parti tra loro interconnesse, per cui la compromissione di una di queste provoca conseguenze negative anche sulle altre.
L’individuo non è solo il suo corpo, i suoi pensieri, le sue emozioni e la sua dimensione spirituale, ma è l’insieme di tutti questi aspetti, in continua interazione tra loro. L’approccio olistico, quindi, è quello che promuove il benessere attraverso l’equilibrio e l’integrazione di tutte le dimensioni della persona, invitando a prendersi cura di sé in modo completo. Significa coltivare la salute fisica, mentale, emotiva e spirituale, costruire relazioni sane e rispettose con gli altri e con l’ambiente, fare scelte consapevoli che favoriscano uno stato di benessere duraturo e, soprattutto, partecipare in modo attivo e responsabile alle proprie decisioni in ambito di salute e nei processi di guarigione.
L’Holistic Bump Care è questo modo di considerare la donna durante la gravidanza, il puerperio e il processo che porta al diventare madre.
Per sviluppare e concretizzare un percorso di benessere integrato in gravidanza è necessario investire su tre aspetti della vita quotidiana:
Questi principi generali trovano un’interessante applicazione nella pratica dello yoga, nel seguire un’alimentazione consapevole e nell’apprendere le tecniche di meditazione.
L’esercizio fisico, e in modo particolare lo yoga, in gravidanza si rivela estremamente benefico perché consente di ridurre i fastidi che tipicamente sperimentano le gestanti (dolori alla schiena e alle gambe), aumenta il livello di benessere percepito e contribuisce a diminuire l’ansia e lo stress. È inoltre un tipo di attività fisica leggera che può essere praticata, con la giusta attenzione, anche nelle fasi avanzate della gravidanza.
Sul fronte dell’alimentazione, l’Holistic Bump Care prevede l’acquisizione di una maggiore consapevolezza di ciò che mangiamo. In gravidanza troppo spesso si ha un approccio “legalistico” di cosa si può e soprattutto cosa non si può mangiare. La volontà di perseguire il benessere integrato non contraddice questa impostazione, ma la interpreta in maniera più attenta. L’obiettivo di questo approccio consapevole è quello di garantire un’alimentazione completa di tutti i nutrienti e che per questo sia sana sia per la donna che per il feto.
La terza dimensione di questo approccio è legata alla meditazione. La mindfulness in gravidanza ha diversi vantaggi, molto più profondi di quanto si possa solitamente immaginare. Si tratta, infatti, dell’acquisizione di pratiche in grado di ridurre lo stress e le tensioni quotidiane, trovando immediato beneficio e sollievo dagli affanni e dalle fatiche (non solo fisiche) quotidiane. È inoltre un insieme di pratiche che è possibile utilizzare anche in sala parto per ridurre il dolore del travaglio, così come si rivelano estremamente efficaci per ridurre il rischio di depressione.
Fondamentalmente si tratta di quello che comunemente viene definito come stile di vita sano, ma incarnato nelle dinamiche vissute dalle donne in gravidanza.
Il primo passaggio per poter sviluppare una routine olistica in gravidanza è quello di voler raggiungere questo obiettivo. Può apparire retorico e scontato, ma è necessario voler perseguire determinati cambiamenti, sia pratici che mentali. Anche “solo” pensare di ritagliarsi del tempo per sé stesse può in alcuni casi risultare complicato, ricordando sempre i tanti miti, pregiudizi e tabù sulla gravidanza.
Inoltre, trattandosi di un approccio che intercetta anche la dimensione fisica, emotiva e psicologica, è necessario non trascurare o sottovalutare il consulto con le figure professionali di riferimento. Ogni donna è un’individualità e ogni gravidanza è diversa dalle altre; è quindi doveroso costruire una routine olistica partendo dallo stato specifico di quella gestante. L’obiettivo di perseguire un benessere integrato, infatti, non si traduce per tutte le donne in gravidanza nelle stesse attività e scelte.
Dal punto di vista dell’esercizio fisico, per esempio, è importante scegliere attività adeguate alla propria forma atletica e all’epoca gestazionale (soprattutto per evitare contatti e il rischio di cadute), così come alle proprie possibilità logistiche. Se questa potenziale fonte di benessere deve diventare, invece, una preoccupazione e un ulteriore motivo di stress, è evidente che perde molto del senso per cui la si persegue.
L’Holistic Bump Care prevede anche la cura dell’igiene del sonno e nell’impostare una quotidianità in linea con le proprie possibilità, coltivando le relazioni sociali, dedicando tempo ad attività di proprio gradimento. Molto importante è il potersi circondare di persone di fiducia alle quali delegare alcune faccende quotidiane senza imbarazzi o timori.
In generale a garantire la possibilità di perseguire questa forma di benessere integrato è la consapevolezza. È necessario avere consapevolezza di sé come individuo unico e diverso dagli altri, con le sue preferenze e necessità, ma anche acquisire la conoscenza di quello che avviene durante la gravidanza, il parto e il puerperio. La partecipazione ai corsi preparto, la lettura di libri e approfondimenti, l’ascolto di podcast tematici, sono tutti metodi utili per rimanere informati così da comprendere i cambiamenti, i possibili segnali di rischio e le necessità che una donna, prima come gestante e poi come madre, andrà incontro.
Diversi studi e ricerche scientifiche hanno indagato i benefici di questo tipo di approccio sul benessere materno-fetale. Questi i principali risultati che confermano l’importanza di valorizzare l’Holistic Bump Care.
Uno studio pubblicato dal National Institutes of Health, per esempio, evidenzia come una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali, legumi, pesce e noci, è associata a un minor rischio di diabete gestazionale, ipertensione e parto pretermine. Questo studio pubblicato sul JMIR Formative Research (JFR), invece, pone attenzione sul rapporto tra una dieta di bassa qualità durante la gravidanza e l’aumento del rischio di obesità sia per la madre che per il bambino, influenzando in maniera negativa la salute metabolica a lungo termine di entrambi.
Rimanendo in ambito nutrizionale, la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) ricorda come i problemi di malnutrizioni materni, possono avere conseguenze anche nell’aumento della probabilità di sviluppo di patologie dello spettro schizofrenico e autistico, sindrome da deficit di attenzione-iperattività (ADHD) e disturbi depressivi.
Un altro studio, pubblicato questa volta dal National Heart, Lung, and Blood Home, mostra come l’attività fisica moderata durante la gravidanza riduce il rischio di sviluppare diabete gestazionale. Le donne fisicamente attive, infatti, hanno una probabilità significativamente inferiore di sviluppare questa condizione rispetto a quelle che hanno uno stile di vita sedentario.
Il Southern Health and Social Care Trust riporta spiega come le tecniche di rilassamento e respirazione profonda, aiutano a mantenere la calma, favorendo una frequenza cardiaca regolare e un buon flusso sanguigno attraverso la placenta di cui beneficiano sia la donna che il feto. L’Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development sottolinea invece l’importanza di sottoporsi alle visite prenatali. Tra i vari benefici, i controlli frequenti permettono di monitorare la salute della donna e del feto, riducendo il rischio di parto pretermine e basso peso alla nascita.
Data la crescente consapevolezza dei vantaggi dell’Holistic Bump Care, anche in Italia diverse associazioni e realtà pubbliche, stanno integrando misure e strumenti volti a garantire un’attenzione trasversale al benessere materno-fetale. Da questo punto di vista un ruolo fondamentale viene svolto dai consultori che sono uno dei principali luoghi nei quali le donne possono fare riferimento sia durante la gravidanza che nel puerperio, per trovare assistenza ai vari problemi e difficoltà cui possono andare incontro (dalle questioni sulla salute mentale ai problemi con l’allattamento al seno).
Grande attenzione va rivolta al ruolo crescente di molti enti del terzo settore che si occupano di offrire corsi, incontri e strutture di supporto (anche gratuite) alle donne in gravidanza (ma anche ai loro partner). La maggiore sensibilità in materia ha poi determinato l’aumento anche delle piattaforme online, degli strumenti tecnologici e degli spazi digitali grazie ai quali trovare risorse utili, possibilità di confronto e strumenti con i quali, innanzitutto, comprendere che la gravidanza non è (e non deve essere) una condanna da subire, ma una scelta libera da perseguire durante la quale continuare (o cogliere l’occasione per recuperare) la cura imprescindibile del proprio benessere e della propria individualità.