Anonimo

chiede:

Buongiorno dottoressa, le scrivo perché ho un dilemma a cui non so dare risposta. Sono diventata da poco mamma e a circa 6/7 mesi del bambino dovrò ricominciare a lavorare: lavoro da casa, perché sono una freelance e non posso permettermi di assentarmi troppo dalle “scene” e perdere troppi clienti. Detto questo, non so se iscrivere mio figlio al nido o, magari, assumere un’educatrice/baby sitter che curi il bimbo direttamente a casa qui con me. Sarebbe più sensato mandarlo al nido in modo che socializzi più tempo? Quali sono i vantaggi (e svantaggi) dal punto di vista della crescita rispetto alla cura a casa? La ringrazio per la risposta.

Salve signora il nido rappresenta un luogo ricco di stimoli e di opportunità estremamente positive per i bambini: è infatti il primo canale comunicativo esterno che i piccoli instaurano al di fuori della famiglia. Inoltre, il suo essere mamma, non deve mettere in secondo piano la sua identità di donna: le due cose procedono di pari passo.

Rimanere separata dal suo bambino per qualche ora al giorno non farà di lei una cattiva madre e non dovrà farla sentire in colpa, anzi sta regalando a lei l’opportunità di organizzare il suo tempo, e al bambino di interagire con altre figure e vivere nuove esperienze educative. Una volta che il bambino tornerà a casa condividerete la gioia di ritrovarvi e il piacere dello stare insieme. Un caro saluto.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Pedagogista

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