Anonimo

chiede:

Buongiorno, sono stata assunta a metà gennaio con un contratto
part-time (20 ore settimanali) a tempo indeterminato. A marzo ho scoperto
di essere incinta, a causa di problemi con la gravidanza (minacce
d’aborto), il mio medico mi ha fatto un certificato di malattia di 15
giorni. Ho chiamato il mio datore di lavoro ed l’ho avvertito che non stavo
bene e che li avrei mandato il certificato di malattia (senza specificare la
diagnosi). Finiti i primi 15 giorni di malattia, il mio medico mi ha
fatto un altro certificato di malattia per altri 15 giorni, perché appunto
non stavo bene ed non ero in grado di lavorare! Il mio secondo certificato
ha scadenza il 15 aprile, dopodiché dovrò consultare il mio medico per
vedere se posso rientrare a lavoro. Nel frattempo però la mia collega mi
ha avvertita che mi vogliono licenziare (non so per quale motivo, forse per
assenza da lavoro di 1 mese). C’è da dire che in tutto questo il mio
datore di lavoro non sa che io sono incinta. La mia domanda è: mi possono
licenziare? Per favore aiutatemi! Grazie mille.

Per garantire alla lavoratrice la tranquillità psicologica necessaria per il
miglior decorso della gestazione e dell’allattamento, le donne lavoratrici
gestanti o madri hanno diritto alla conservazione del posto di lavoro per un
periodo predeterminato dalla legge.
Il divieto di licenziamento vige dall’inizio del periodo di gravidanza (e vige
anche nel caso in cui il datore di lavoro non era a conoscenza dello stato di
gravidanza) fino al compimento del primo anno di età del bambino. Tale divieto
opera fino al termine del periodo di astensione obbligatoria. l divieto di
licenziamento non opera nel caso di colpa grave della lavoratrice, né nel caso
di cessazione dell’attività dell’azienda cui essa é addetta, di ultimazione
della prestazione per la quale la lavoratrice è stata assunta o di risoluzione
del rapporto di lavoro per scadenza del termine.
La lavoratrice può essere licenziata anche in caso di esito negativo del
periodo di prova.
Va tuttavia tenuto presente che in caso di risoluzione del rapporto di lavoro
di una lavoratrice in prova di cui sia noto lo stato di gravidanza, è
necessario fornire alla lavoratrice stessa spiegazioni dettagliate sulle
ragioni che hanno prodotto il giudizio negativo.
Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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