Anonimo

chiede:

Buongiorno, vorrei chiedere un parere su una situazione. Se un bambino lancia la palla a una bambina senza intenzione di farle del male e poi questa si mette a piangere, i genitori di entrambi, dopo essere stati messi al corrente da un altro bambino, come devono comportarsi? Ci sono opzioni? Sgridare il bambino? O bisogna picchiarlo e sgridarlo davanti alla bambina per “riscattarla”?

Inoltre, i genitori, considerato che questa situazione si perpetua nel tempo, e la madre del bambino (che ha 5 anni, è reputato iperattivo e picchia spesso), lo porta da un terapista, cos’altro può fare? E la madre della bambina picchiata come deve comportarsi? Grazie

Buongiorno, mi sarebbe piaciuto conoscere il suo ruolo in questa situazione un po’ confusa che avrebbe bisogno di essere meglio analizzata. Anzitutto non mi è chiaro il fatto che questo bambino sia “reputato” iperattivo (da chi? Ha una diagnosi?), inoltre il gesto inizialmente sembra essere involontario ma alla fine dice che la bambina viene picchiata.

In ogni caso, se un bambino lancia una palla e fa male a qualcuno (e per altro lo fa non intenzionalmente) credo non ci sia nulla di più diseducativo di uno schiaffo o una sgridata priva di limite. Se già questo bambino è percepito diverso, un atteggiamento così alimenterebbe l’idea di diversità con cui già lo si guarda, senza considerare che passerebbe un messaggio così: “tu fai male a qualcuno, io lo faccio a te”.

Quello che si può fare è aiutare il bambino a capire quali sono le regole sociali, non intese come limite ma come spazio in cui muoversi: l’adulto potrebbe aiutarlo strutturando delle attività ludiche in cui lui può sperimentarsi. Descrivere in modo oggettivo ciò che è successo aiuta i bambini a comprendere che cosa è accaduto.

Infine, si potrebbe sostituire il solito “chiedi scusa” con metodologie più utili ad esempio aiutando il bambino a dire “mi dispiace se ti ho fatto male perché…” “posso fare qualcosa per rimediare?” “la prossima volta starò più attento…”. Per quanto concerne la questione della terapista mi auguro che sia una professionista competente e, se lo è, saprà certamente quale progetto educativo attivare con il bambino. Un caro saluto.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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