Buongiorno, purtroppo dopo essere andata in pronto soccorso a causa di alcune perdite mi è stato diagnosticato un aborto interno all’undicesima settimana.
Si è proceduto con la via farmacologica per indurre l’aborto e, dopo due ecografie di controllo, mi è stato detto che mi sono completamente ripulita: l’utero è pulito e l’endometrio è tornato alle regolari dimensioni. Ho avuto perdite abbondanti per i primi giorni, che sono calate nei giorni successivi; anche le contrazioni si sono presentate molto dolorose, soprattutto nei momenti in cui ho espulso materiale più compatto. Dopo il quinto giorno sono stata meglio e la cosa è stata confermata da una seconda ecografia che mi sono voluta fare. Posso quindi dire che c’è stato un normale decorso.
A sei giorni dall’aborto, però, ho avuto una severa diarrea che mi ha provocatola fuoriuscita delle emorroidi. Premettendo che nella pur breve gravidanza ho sofferto di stipsi e considerando che lo sbalzo ormonale c’è sicuramente stato, in quanto prendevo progesterone mattina e pomeriggio per preservare la gravidanza, posso considerare questa diarrea una possibile conseguenza di un organismo scosso e “normalmente infiammato” o è qualcosa degno di essere annotato alla ginecologa che mi ha seguito durante questo brutto evento che mi è capitato?