Salve dottoressa, le scrivo perché ho un po’ di problemi a far rispettare i “no” al mio bambino. Nel senso, io non ho nessun problema a essere ferma nelle mie decisioni, ma le altre persone con cui si relaziona sono un po’ più morbide rispetto all’osservanza delle regole. Parlo sia del papà che dei nonni, ma anche delle zie e di tutto il parentado.
Ho paura quindi che il mio bambino, che oggi ha 3 anni, non riesca a capire che alcuni “no” rimarranno per sempre “no” e che, anzi, le regole possano essere interpretate a proprio piacimento. Crescerà sviluppando dei problemi di comportamento? Cosa posso fare per migliorare la situazione? La ringrazio davvero!
Salve signora, per i bambini avere delle regole è fondamentale purchè siano condivise all’interno di tutta la famiglia, compresi tutti gli adulti che si prendono cura dei bambini. Il “NO” assume un valore fondamentale solo se è motivato, in caso contrario diventa un’imposizione difficilmente comprensibile soprattutto in bambini così piccoli. Per questo motivo, è bene sempre motivare il “NO” mantenendo un tono fermo e deciso, ma non necessariamente severo.
Il bambino ha bisogno di capire che gli adulti che si prendono cura di lui, in primis i genitori, sono lì per lui, per educarlo e fargli capire cosa sia giusto e cosa sbagliato, e che anche una disapprovazione non diminuisce l’amore che si prova per il figlio.
Altra cosa, non meno importante, è che tra i due e i tre anni i bambini iniziano ad avere una consapevolezza sempre maggiore di loro stessi e della loro indipendenza e questa nuova visione del sé spesso si scontra proprio con le regole. Sicuramente ci vuole tanta pazienza in questa fase, il bambino sta crescendo e sta imparando a gestirsi e a rapportarsi con il mondo. Un caro saluto.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento