Anonimo

chiede:

Salve dottoressa, sono un papà preoccupato per una strana dinamica che si è venuta a creare a casa. Ho un bimbo di quasi sei anni che, quando è da solo con me, è buonissimo e affettuoso. Quando invece c’è anche la mamma, fa tantissimi capricci e diventa intrattabile: le risponde anche male nonostante lei sia amorevole e affettuosa tanto quanto me.

È una situazione davvero spiacevole perché vedo che mia moglie fa molta fatica e non c’è niente che riesca a fare per costruire un rapporto sereno con lui. Lavoriamo entrambi fin da quando lui è piccolo (a parte il periodo di congedo di maternità di mia moglie) quindi non c’è stato neanche, a mio parere, nessun evento scatenante. Ma forse sono io a non vedere un eventuale problema. A casa non ci sono litigi fra me e mia moglie, che abbiamo anzi un rapporto splendido e molto complice. Come posso aiutarlo ad aprirsi per farci capire qual è il problema? Grazie mille se vorrà rispondermi

Gentile Papà, la ringrazio per avermi scritto. Dalla descrizione che mi riporta mi viene subito in mente una bellissima frase che dice: “tuo figlio dà il peggio con te perché sei il suo porto sicuro. Ricordati che quella sfida è un onore.” Questo per dire che il comportamento messo in atto dal suo bambino nei confronti della mamma potrebbe essere letto in chiave emotiva.

Mi spiego. Proviamo ad immaginare il bambino come detentore di un serbatoio affettivo. Durante la giornata il bambino vive un sacco di situazioni ed emozioni che vanno letteralmente ad esaurire questo serbatoio lasciandolo a volte anche vuoto. Questo porta il bambino a vivere uno stato di stress, nervosismo, frustrazione. Emozioni e stati d’animo che vengono trattenuti finché non arriva la persona che, in qualsiasi modo il bambino si comporterà, continuerà ad amarlo incondizionatamente: la mamma. Per questo motivo capita molto spesso che i bambini mantengano un comportamento, se vogliamo dire, adeguato finché non c’è la mamma.

Quando arriva lei tutto cambia. Non vuole essere cattiveria, non vuol essere una sfida o un voler far star male la mamma, anzi! È proprio il bisogno del bambino di ricaricarsi affettivamente di tutto ciò che durante la giornata ha esaurito e, se fino a quel momento aveva trattenuto le sue emozioni con un comportamento buono – mi passi il termine – con la mamma finalmente può lasciarsi andare ed essere se stesso mostrando il suo lato, in quel momento, più bisognoso.

Come si può ricaricare questo serbatoio? Accogliendo le emozioni del bambino mostrando empatia, trascorrendo insieme de tempo di qualità, contatto fisico di coccola e contenimento, soddisfando i bisogni de bambino ove possibile, giocando insieme e favorendo momenti di autonomia. Volesse approfondire in declinazione più specifica rimango a disposizione per una consulenza.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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