
Le 5 cose da sapere sui primi mesi del neonato (e come sopravvivere)
Com'è davvero la vita di un neogenitore? Molto diversa da quello che ci si aspetta: ...
Le future mamme sono spesso alle prese con dubbi e timori. Frequentare un corso preparto può aiutarle a vivere l'esperienza della gravidanza con maggiore sicurezza e serenità: le cose da sapere.
Ottenere delle risposte e indicazioni utili fornite da esperti e professionisti le renderà più consapevoli e preparate per il grande giorno.
Il corso preparto è utilissimo per le mamme alla prima gravidanza, ma non solo. Il corso di accompagnamento alla nascita può essere un valido strumento di supporto anche per chi ha già avuto figli.
Consente di acquisire maggiore fiducia e consapevolezza di sé e del proprio corpo in vista di un evento così importante e travolgente, di comprendere e affrontare i cambiamenti fisici e psicologici che si verificheranno durante i nove mesi, di ottenere informazioni utili circa le varie procedure assistenziali in ospedale o in clinica e molto altro ancora.
Sono tantissime le domande e altrettanti i dubbi che interessano le donne che si accingono a vivere (o a rivivere) questa esperienza. Dunque, perché non cercare di ottenere delle risposte e, magari, anche delle rassicurazioni, frequentando un corso ad hoc?
Frequentare corsi specifici permette di conoscere professionisti esperti del settore, quali medici e ostetriche, ma anche altre future mamme, con le quali stabilire contatti mirati al confronto e alla crescita reciproca.
Le tematiche che si affrontano sono davvero svariate: dalle tecniche per rispondere al meglio agli stimoli durante il travaglio all’anestesia epidurale, passando per la caduta del cordone ombelicale e la cura del bambino.
E ancora attività fisica e rapporti sessuali in gravidanza, alimentazione, preparazione della valigia, nozioni su come avviene il parto cesareo, allattamento, massaggio neonatale e anticoliche, svezzamento, pediatria, eccetera.
Insomma, un ricco insieme di informazioni che non riguardano solo il periodo prenatale e il parto, ma anche i primi mesi di vita del bambino, in modo da essere pronte (o quasi) per ogni circostanza, riuscendo, ove possibile, a mantenere la calma e ad essere reattive.
Com'è davvero la vita di un neogenitore? Molto diversa da quello che ci si aspetta: ...
Quando si sceglie un corso preparto, i futuri neogenitori hanno a disposizione diverse possibilità. Mamme e papà possono infatti frequentarne uno promosso e organizzato dalla clinica o dall’ospedale di riferimento per il parto. Questa scelta rappresenta anche un’occasione per conoscere le ostetriche che lavorano al suo interno ma, di contro, potrebbe creare creare difficoltà organizzative per le mamme/coppie, visti gli incontri con date fisse e di dispersione delle informazioni, in caso di elevato numero di partecipanti.
Altre possibilità sono rappresentate dal corso preparto organizzato da un consultorio, da studi ostetrici o ginecologici o ancora corsi di accompagnamento alla nascita organizzati da associazioni private o da ostetriche che svolgono la libera professione. In quest’ultimo caso, il corso privato garantisce un’organizzazione ad hoc e la possibilità, per l’ostetrica, di seguire ogni mamma “one-to-one”.
Negli ospedali e nei consultori solitamente questi corsi sono gratuiti oppure prevedono solo il pagamento del ticket. Per le strutture private e i corsi singoli con l’ostetrica il discorso cambia e un corso preparto può arrivare a costare 200 euro o poco più.
Un’altra alternativa è offerta dal corso preparto on line, più semplice e comodo da seguire per chi ha poco tempo a disposizione.
L’ideale è iniziare il corso preparto attorno alla 28^ settimana di gestazione. I corsi si articolano in 8/10 incontri, settimanali o bisettimanali, al fine di giungere sino alla fine della gravidanza. Ogni incontro ha una durata di circa due ore.
Vi starete chiedendo se sia il caso di frequentarlo da sole oppure con il vostro partner? La difficoltà della partecipazione in coppia è rappresentata dall’impossibilità di far conciliare gli impegni, lavorativi e non, di entrambe le parti, con una conseguente indisponibilità a prendere parte alle lezioni.
La situazione si complica ulteriormente se la coppia ha altri figli, in quanto sarà tenuta a organizzare le giornate anche in loro funzione e il tempo da dedicare ad impegni come il corso preparto potrebbe venir meno.
Superati questi piccoli intoppi a livello di tempo a disposizione da parte di entrambi, la frequenza in coppia non può far altro che bene: incentiva la partecipazione e la consapevolezza del papà e dona maggiore appagamento alla mamma, che si sente rassicurata.
Articolo originale pubblicato il 2 agosto 2018
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