Hard launch: perché sempre più mamme tengono la gravidanza segreta e offline

Quand'è il momento migliore per annunciare di essere incinta? Scopriamo perché sempre più donne decidono di aspettare.

Quando annunciare di essere incinta? Se generalmente c’è la tendenza ad attenere la fine del primo trimestre (periodo in cui è più alto il rischio di aborto spontaneo) è interessante fare un passo indietro e domandarsi perché annunciare di essere incinta. Questo vale soprattutto in ambito social dove tra foto di ecografie, pancioni messi in bella mostra e video di gender reveal spesso la dimensione intima di una gravidanza sembra venir meno. Non si tratta di un giudizio, ma di constatare un fenomeno che viene ancor più sottolineato dalla tendenza opposta, quella di ritardare l’annuncio di una gravidanza mantenendola riservata e lontana dai riflettori dei social media. È il fenomeno detto dell’hard launch, ovvero dell’annuncio ritardato di una gravidanza.

Cos’è il fenomeno Hard Launch e da dove arriva

Sui social c’è una vivace discussione sul fenomeno dell’hard launch, ovvero il modo di annunciare tardivamente una gravidanza (o addirittura direttamente la nascita di un bambino). In questo contesto, “hard launch” è un’espressione mutuata dal linguaggio del marketing e dei social media, dove indica un annuncio diretto e ufficiale (spesso improvviso) di qualcosa. Nel caso della gravidanza, quindi, molte donne preferiscono annunciare di essere incinte in maniera diretta.

Alla base di questa scelta (pari a quella di chi – soft launch – preferisce invece di adottare un approccio più graduale e meno esplicito) possono esserci diverse motivazioni. Da chi vuole giocare sull’effetto sorpresa e quindi annunciare la gravidanza quando è ormai evidente e il parto imminente e chi, all’opposto, sceglie l’hard launch per una questione di riservatezza.

Molte persone, infatti, non si sentono a proprio agio nel condividere la notizia di una gravidanza al di fuori della propria cerchia di familiari e conoscenze intime. Questo disagio è dovuto anche alla volontà di proteggere sé stesse e il nascituro dallo stress e dall’ansia generate dai commenti e dai giudizi tipici delle piattaforme social.

Non è da escludere poi che c’è chi preferisce di ritardare l’annuncio per motivi legati al proprio lavoro o altre esigenze e preferenze personali.

Hard launch: Privacy digitale in gravidanza e salute mentale prenatale

Tra le ragioni di ritardare l’annuncio della gravidanza c’è anche quella di tutelare la propria privacy digitale. Tra il rischio del fenomeno dello sharenting (la condivisione online di foto e video dei propri figli) e quello di esporre il proprio corpo e le proprie decisioni al commento dell’opinione pubblica, non far sapere di essere incinta può essere una scelta legata a ragioni di sicurezza.

Come abbiamo anticipato, infatti, le donne appena rimangono incinta subiscono una serie di aspettative e pressioni sociali (come quelle legate al mito della brava madre) per cui o vige una narrazione di gioia, entusiasmo e positività, oppure si è delle pessime madri. E i commenti che accompagnano questa condanna sono tali da generare sentimenti di inadeguatezza, solitudine, vergogna e senso di colpa. Alcune ricerche, di cui dà notizia la tesi di laurea della dottoressa Maria Masina, riferiscono di come molte donne abbiano affrontato la maternità basandosi proprio su queste narrazioni idealizzate, senza la consapevolezza delle difficoltà che avrebbero incontrato.

Bisogna anche tenere conto che l’uso crescente di app digitali in gravidanza porta, accanto a vantaggi per il monitoraggio del proprio benessere, rischi di esposizione a informazioni scorrette o ansiogene. Inoltre la consapevolezza che i propri dati possano essere usati impropriamente può generare ulteriore stress e insicurezza nelle donne in gravidanza, con potenziale impatto negativo sulla salute mentale. Motivo per cui si decide di rimanere offline, seguire un approccio che può apparire estremo e rigoroso e rinunciare completamente alla dimensione digitale per la propria gravidanza.

Come preparare un “baby reveal” discreto e autentico

L’elemento che andrebbe riscoperto è quello di scegliere autonomamente il modo di annunciare la propria gravidanza. Più che inseguire mode e aspettative è utile – nell’ottica della propria serenità e salute – impostare la comunicazione sull’autenticità.

Un giusto equilibrio, che non necessariamente deve essere una ferrea via di mezzo, può essere quello di selezionare un numero ristretto di persone (familiari e amici) con i quali condividere le emozioni, i timori e gli aspetti tipici di una gravidanza. Persone con le quali sapere di potersi confidare e parlare liberamente, così da non isolarsi e riuscire a vivere la sana dimensione sociale di una gestazione.

Non ci sono in questo ambito scelte giuste o sbagliate, molto dipende dalla propria sensibilità e dalle ragioni per cui si cerca un tipo di narrazione rispetto a un altro. L’importante è fare scelte consapevoli così che possano essere realmente libere e non condizionate da stigmi, pregiudizi e aspettative sociali.

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