Anonimo

chiede:

Gentilissimi, sono all’ottava settimana. È la seconda gravidanza
dopo un parto avuto naturale. Purtroppo però da quel primo parto ho
iniziato
ad avere problemi alla tiroide, avendomi diagnosticato ipotiroidismo da
Hascimoto. Tale patologia ha creato una presenza di anticorpi antitiroide
elevata rispetto alla norma. Il ginecologo afferma che sarei ad un bivio
pericoloso in quanto se da un lato la presenza oltre la norma di tali
anticorpi può causare minacce d’aborto specie nel primo periodo,
l’assunzione di farmaci (nello specifico aspirina e cortisone) dall’altro
sarebbe molto rischioso per la salute del feto e provocarne malformazioni
genetiche. Volevo una guida e più chiarezza per poter seguire la strada
giusta.
Grazie.

Gentile signora Gera,
la posso tranquillizzare dicendole che, nonostante il passaggio di anticorpi
attraverso il filtro placentare, non sono descritti danni fetali correlati
alla tiroidite autoimmune. Inoltre il decorso della sua malattia può
migliorare durante la gestazione, per la diminuita reattività immunologica;
infine, se è in fase di ipotiroidismo, l’unica terapia raccomandata per
evitare ripercussioni sulla sua creatura è l’assunzione di levotiroxina in
dosi tali da mantenere l’eutiroidismo. Cordiali saluti ed auguri.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo