Anonimo

chiede:

Egregio Dott. Annona, mi aiuti, la prego! Ho 43 anni, sono di
Napoli e mi chiamo Titti. Ho una bimba di otto anni, avuta con un parto naturale
a termine una gravidanza senza nessun problema questo nel luglio 95. Poi,
a partire dal 2000: un aborto ritenuto alla quarta settimana con revisione della cavità uterina, nel 2001 alla quarta settimana con una parziale espulsione e revisione della cavità uterina. Dopo questo aborto tramite il reparto di Gravidanza a rischio del Cardarelli ho effettuato vari esami
per la poliabortività e precisamente CARIOTIPO CON BANDEGGIO, prelievo fatto anche a mio marito, dal quale non è emerso nessun problema genetico. I seguenti esami: PT, PTT, ANTICOAGULANTE LUPUS (LAC), ANTICORPI, ANTICARDIOLIPINA IgC (ACA), ANTICARDIOLIPINA iGm (ACA) che non hanno dato problemi nei responsi. A gennaio 2002 ci riprovo, tutto bene più o meno, tranne una settimana di ritardo di accrescimento. A giugno con l’amniocentesi viene fuori una TRISOMIA 18 e a 21 settimane, ho effettuato l’interruzione di gravidanza. Dopo di ciò ho effettuato un ultimo prelievo: OMOCISTEINA PLASMATICA al Reparto di Ematologia “Emostasi e Trommmbosi” del Cardarelli: dal quale è emerso: Mutazione 20210 G->A della protrombina: eterozigote. Mi ha spiegato il suo collega del rischio di trombosi
venosa in caso di immobilizzazione prolungata, traumi, interventi chirurgici. Se ciò avvenisse devo praticare il CLEXANE 4000 o 6000 – eparina). Io sono tormentata da una domanda che mi pongo in continuazione: posso tentare una nuova gravidanza? Se si, a quali esami preventivi è bene sottoporsi? Il fatto che io sia eterozigote mi crea problemi per una futura gravidanza?
Mi dica cosa devo fare, la mia bambina ancora oggi non ha dimenticato quella sorellina che non è mai arrivata.
La ringrazia per l’attenzione e la saluto cordialmente.

Gentile Titti,
tutti i dati che mi fornisce si riferiscono a situazioni che, a mio avviso,
non sono correlate, ma indipendenti l’una dall’altra. Certo lei è stata
sfortunata, ma non si può dire che tutto il corollario di inconvenienti
subiti finora debba far esprimere una cattiva prognosi per una prossima
gravidanza. Il mio consiglio è di stare a stretto contatto con l’ematologo e
di effettuare sicuramente la cariotipizzazione del feto nella eventuale
prossima gravidanza, magari precocemente con una villocentesi. Cordiali
saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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  • Ginecologo