Anonimo

chiede:

Buongiorno dottore, ho 31 anni e scrivo in un momento davvero terribile
della mia vita a causa della perdita della mia bimba alla 26
settimana… ho avuto una gravidanza, la prima, tranquilla e senza alcuna
complicazione fino al giorno in cui, esattamente il 20 gennaio scorso, ho
avuto la rottura delle membrane. Mi reco al pronto soccorso e portata nel
reparto di ginecologia, la mia ginecologa mi attendeva per verificare le
mie condizioni. Non ho contrazioni, il collo dell’utero è alto e non c’è
cenno di dilatazione… Dall’ecografia risulta esserci una vescica molto
grande e piena… decidono di mettermi un catetere per svuotare il liquido
contenuto in vescica ma non c’è solo urina, è presente anche liquido
amniotico che continuava ad uscire anche stando distesa… mi ricoverano e
mi applicano una flebo di antibiotici per evitare infezioni al feto, spasmex per rallentare le contrazioni che intanto erano arrivate e una
siringa di cortisone per sviluppare i polmoni della mia bimba… ho avuto
un parto naturale precipitoso e rapido da lì a poco… la mia bimba nasce ma
viene rianimata e portata in TIN con tutte le complicazioni di un
prematuro. Purtroppo a causa di un’infezione ai polmoni, dopo 10 gg la mia
bimba non ce l’ha fatta… ed io ad oggi ho solo un vuoto dentro e una
paura incredibile di rimettermi in gioco di nuovo, perché non conosco la
causa di ciò che mi è successo… Non ho potuto effettuare i tamponi dopo la
rottura del sacco perché non ho fatto in tempo, avendo partorito in fretta, e finora mi è stato detto che molto probabilmente si è trattato di
un’infezione asintomatica… ci sono degli esami specifici che mi permettono
di risalire alla causa e soprattutto c’è un rischio maggiore di avere di
nuovo un parto prematuro se hai già un precedente? Mi scuso per essermi
dilungata e confido in una risposta.

Gentile Signora, la rottura prematura delle membrane può avere numerose cause, come condizioni anatomiche, manovre invasive, etc e soprattutto processi infettivi.
Direi che oltre ad eseguire una eco pelvica TV ad alta risoluzione e ad effettuare tamponi vaginali completi non c’è molto da fare per prevenire, almeno basandosi sul resoconto che lei ha inviato.
Se si è trattato di un fattore occasionale, ovviamente non si ripeterà più. Nel caso lei avesse una infezione delle vie genitali indiagnosticata, allora il rischio di ricorrenza è reale.
Occorre in ogni caso effettuare un controllo internistico completo per escludere eventuali rare cause correlabili.
Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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  • Ginecologo