Anonimo

chiede:

Gentile Professore, ho avuto due aborti interni nel giro di un anno,
il primo a 13 settimane (dopo aver visto il battito alla prima eco):
il feto era di 4,5cm, quindi presumibilmente la gravidanza si era
già interrotta un paio di settimane prima, senza il minimo disturbo
da parte mia. Ho effettuato il mio primo raschiamento. Il secondo è
avvenuto all’ottava settimana, sempre dopo che, alla 7+1 avevamo
visto il battito e tutto sembrava procedere bene. E qui il mio
secondo raschiamento. Di entrambi non è stato possibile fare l’esame
citogenetico, mentre dall’istologico non è emerso nulla di
rilevante. Per ora ho fatto tutte le analisi specifiche per la
poliabortività, e le uniche sballate sarebbero: mutazione MTHFR in
eterozigosi e mutazione del fattore II. Mi mancherebbero
un’isteroscopia diagnostica ed eventuali esami
infettivologici. Volevo esporle un mio dubbio, che forse non è
pertinente: da due anni convivo con la pitiriasi versicolor, un
fungo che si è manifestato per la prima volta dopo una vacanza nel
2007, e che, nonostante le pomate applicate, sembra non essersi mai
del tutto debellato dal mio organismo. Il dermatologo dice che non ci
può essere correlazione con gli esiti delle mie gravidanze, ma
vorrei esserne certa: secondo lei è possibile che il fungo risulti
in qualche modo “tossico” per le mie gravidanze? La ringrazio
dell’attenzione. Cordiali saluti

Secondo me i principali imputati sono le mutazioni geniche dei fattori
coagulativi che sono state riscontrate.
Quindi sarà buona cosa, in una futura gravidanza, assumere acido
folico (anche uno o due mesi prima…) e aspirinetta, o meglio, eparina.
Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

Fai la tua domanda Tutte le domande
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Specializzazione

  • Ginecologo