Anonimo

chiede:

Gentile dottore, dopo due aborti precoci tra la 5 e 8 settimana, mio
marito ed io ci siamo sottoposti ad un trattamento di procreazione
medicalmente assistita e affrontato una ICSI: sono adesso alla 13esima
settimana di gestazione e fino ad ora sono stata trattata con progesterone
(200mg x3), estradiolo valerato (5 mg x 3), deltacortene da 10 mg e
seleparina. Ho infatti scoperto attraverso alcune indagini genetiche una
mutazione dell’MTHFR (C677T) con omocisteina alta e proteina c bassa.
Il mio ginecologo ha deciso di sospendere la terapia (gradualmente in 2
settimane) eccetto la seleparina 3.800 u e l’acido folico che dovrò
continuare probabilmente fino al parto.
Aggiungo che nel 2001 mi sono sottoposta ad un intervento di diversione
biliopancreatica per la riduzione dell’obesità (con risultati
soddisfacenti,) cura del prof. S. dell’università di Genova. Il
malassorbimento di tutti i cibi comporta però anche uno scarso
assorbimento di farmaci e integratori, perciò da alcuni giorni integro
l’acido folico (fertfol 400x 2) con prefolic 15 intramuscolo ogni 6 gg. e
benerva intramuscolo ogni 10 gg.
La domanda che Le rivolgo è la seguente: con un quadro clinico così
complesso può essere pericoloso abbandonare il cortisone, sapendo che la
mutazione MTHFR a livello omozigote può causare aborti anche alla 24esima
settimana?
La ringrazio per la lettura sperando in una Sua cortese risposta
Cordiali Saluti,

Gentile Signora,
la terapia cortisonica non ha una relazione così diretta con la mutazione mthfr. Per quanto riguarda l’eventuale sospensione, consiglio di rivolgersi al suo ginecologo curante che sicuramente la saprà consigliare al meglio. Cordiali saluti

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo