Anonimo

chiede:

Preg.mo Ginecologo/a, sono una donna rimasta incinta al primo tentativo (in viaggio di nozze) inaspettatamente all’età di 42 anni. Ho sempre avuto un ciclo mestruale mensile regolare, puntuale, ma sono ipertesa ed ho l’ipotiroidite cronica con disturbi ansiosi. Inoltre, sono in sovrappeso che per fortuna non è eccessivo, ma di grado medio. Come di grado medio è la mia ipertensione. Alla nona settimana di gravidanza ho avuto un aborto spontaneo chiuso intrauterino e circa una settimana dopo sono stata sottoposta ad intervento clinico di raschiamento. Prima dell’aborto gli ormoni Beta HCG erano nella norma e facevo il prelievo ogni settimana, l’embrione era nella camera gestazionale e cresceva normalmente senza anomalie. Al proposito, ho fatto esaminare il suo materiale abortivo ed è risultato da esami di laboratorio un piccolo feto perfettamente sano e capace di proseguire la vita. Durante la breve gravidanza sono dimagrita, niente vomito né nausee, ma brividi e febbre la sera ed avevo perdite ematiche color rosato che il mio ginecologo, considerandola gravidanza a rischio, mi bloccava con il tranex (mattina e sera) e 2 ovuli vaginali di progesterone e assumendo acido folico una compressa al giorno. Entrata nel 2° mese di gravidanza le perdite ematiche sono scomparse, tanto è vero che non stavo più a letto ed uscivo regolarmente. Però non assumevo nessun farmaco per ipertensione che mi era stato proibito dal ginecologo fin dal test positivo di gravidanza né alcun ansiolitico, ma soltanto assumevo la mia giornaliera pasticca di Eutirox 100. Intanto, però mi sentivo eccessivamente ansiosa ed avevo alta la pressione min. e max. Un brutto giorno all’inizio della nona settimana sono ricomparse le macchie ematiche e stavolta più cupe di un rosso vivo ed anche un po’ di sangue coagulato. Sono andata a fare l’ecografia ed il battito cardiaco embrionale era cessato e così sono venuta a conoscenza della morte del mio embrione. Mi sono nuovamente rivolta al mio ginecologo per conoscere i motivi del mio aborto spontaneo, ma quest’ultimo mi ha soltanto proposto di fare l’isteroscopia, pensando unicamente ad un fattore d’età avanzata, invece il mio medico generico curante, che è anche specializzato in ginecologia, esclude un problema di endometrio uterino perché, visitandomi, dice di aver notato tessuti del collo dell’utero e dell’utero stesso molto elastici e giovanili. Pertanto, per il medico curante, la causa è da ricercare altrove, ma non sa dove! Io sono, pertanto, preoccupatissima per un’eventuale seconda gravidanza che vorrei al più presto, avendo adesso compiuto 43 anni, ma ho il terrore di ritrovarmi senza alcuna prevenzione per evitare un 2° aborto non trovando alcuna cura da fare! Le chiedo, cortesemente, di darmi una mano nel farmi sapere che tipo di esami e analisi fare, di prelievi, di terapia da seguire, cosa posso prendere per affrontare più tranquillamente una 2a gravidanza. La ringrazio fin d’ora dell’aiuto che vorrà darmi e la saluto cordialmente! Una aspirante disperata neomamma!

Gentile Signora, oltre ad una eco addominale e pelvica transvaginale, esegua colposcopia e tamponi vaginali completi, esami genici coagulazione, esami reumatologici ed autoimmunitari, valutazione ormonale ed infettivologica completa. Oltre ovviamente ad esami ematochimici di routine.
Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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