Aborto provocato da villocentesi?

Gent.mo Dottore, ho un dubbio che non mi lascia vivere, riguarda la mia prima gravidanza purtroppo finita male. Ho 31 anni, all’11^ settimana ho fatto la villocentesi (per pura tranquillità, non ho malattie genetiche in famiglia) sapendo che il rischio era basso mi sono fidata, dopo il prelievo ho avuto forti crampi e sono quasi svenuta per un calo di pressione. Il medico che mi ha fatto la villocentesi ha detto che erano sintomi normali e che mi sarei dovuta preoccupare solo se avessi avuto perdite. Infatti durante le ore seguenti non ho avuto perdite ed i crampi sono spariti velocemente, sono stata a riposo e nelle settimane seguenti stavo bene e mi pareva che tutto procedesse nel migliore dei modi. Ho ricevuto entrambi gli esiti della villocentesi ed erano perfetti. Alla 15^ settimana però ho avuto delle perdite scure e leggere, sono andata al pronto soccorso e mi hanno detto che il battito non c’era e che il feto era morto già da ben 4 settimane, dicendo che si trattava di aborto interno. Ora mi chiedo se possa essere stata la villocentesi e mi sento in colpa, quando rimarrò di nuovo incinta non so se la rifarò. Ma la domanda che le pongo è la seguente: quali sintomi da un’aborto provocato da villocentesi, in che modo avviene? Me ne sarei accorta entro poche ore dal prelievo se fosse stata la villocentesi? Vorrei capire se questo aborto sarebbe avvenuto comunque, con o senza villocentesi, se magari dipendeva dal feto che forse aveva già dei problemi? Inoltre le chiedo se per caso ci sono persone che hanno un fisico inadatto a fare un esame del genere, anche se il mio utero è a posto a quanto mi ha confermato il ginecologo durante le varie visite. Grazie per l’attenzione.