Aborti interni e parti prematuri

Salve, ho 32 anni, ho avuto ad oggi 5
gravidanze, di cui in ordine cronologico: – gravidanza gemellare
conclusa alla 26 settimana per corioanmiotite acuta (bimbe più piccole
rispetto alla settimana considerata), travaglio e poi cesareo
d’urgenza le bimbe in seguito sono decedute. esami precedenti fatti:
amniocentesi due mesi prima per bitest positivo, due morfologiche a
distanza di 20 giorni e ecocolordoppler ai cuoricini; risultato bimbe
non affette da trisomia 21 ne sindrome di down; feti con crescita
inferiore ma costante, alla morfologiche l’addome risultava al 5
percentile mentre il resto era più nella norma. quattro giorni dopo la
seconda morfologica: febbre, movimenti fetali e rottura di una delle
due sacche e poi l’epilogo era febbraio 2007. – aprile 2008: aborto
interno alla nona settimana con embrione fermo molto prima e senza
battito. – luglio 2008 aborto interno ottava settimana senza visione di
embrione (avevo iniziato la terapia per la trombofilia perché durante
il primo aborto sono risultati dei valori positivi (molto inferiori ai
valori di riferimento) per antitrombina III, proteina C e proteina S).
– agosto 2009 nascita alla 37 settimana del mio unico bambino (fatta
terapia con aspirinetta, prefolic 15, fragmin 5000 per tutta la
gravidanza e progesterone nel primo periodo). – ottobre 2010 aborto
interno alla 10 settimana (iniziata terapia per trombofilia solo al
momento della visione ecografica dell’embrione vitale): l’embrione si
è visto solo alla 9 settimana con dimensioni ridotte (4,3 mm) ma con
battito, la settimana successiva stesse dimensione ma mancanza battito.
Devo ritenere che la causa è sempre la stessa: la trombofilia (lontano
dalle gravidanza i valori sono nel range di riferimento) o devo
iniziare a cercare anche altre cause? Quali altri accertamenti dovrei
fare prima di cercare un’altra gravidanza? Sono un po’ stanca sia
fisicamente che moralmente, avevo sempre desiderato avere una famiglia
numerosa ed invece…