Anonimo

chiede:

Gentile dottore,
il mio caso è quello di molte altre donne… a 26 anni ho avuto il mio primo aborto ritenuto a 8 settimane, dopo due mesi circa sono rimasta di nuovo incinta ed all’inizio non ho avuto problemi poi verso la 10 settimana ho avuto una piccola perdita, ma con un po’ di riposo e progesterone è andato tutto bene. Due anni dopo ho avuto un altro aborto a 7 settimane e sempre ritenuto, un anno fa a test positivo di gravidanza il mio dottore mi ha fatto assumere la cardioaspirina, ma purtroppo al controllo a 8 settimane il distacco era scomparso ma non c’era più battito. Ora mi sono rivolta ad una dottoressa di Roma (stanca di sentirmi dire che devo essere fatalista) la quale mi sta facendo fare una serie di accertamenti la cui gran parte ha avuto esito negativo, solo una è uscita positiva allele DQB1*0201 ed allora ha ritenuto opportuno farmi fare HLA. Ecco ora caro dottore la mia domanda è questa: nel caso dovesse avere esito positivo questo esame, c’è una terapia che io possa seguire per non imbattermi di nuovo in un aborto? E viceversa in caso non ci sia una causa, una terapia a base di cortisone e cardioaspirina può aiutarmi? In attesa di una sua risposta la ringrazio dal profondo del cuore…

La positività per il parametro da lei riportato può significare la presenza di malattie autoimmunitarie (es celiachia e tante altre). Sicuramente affinando la diagnosi si possono fare tentativi terapeutici per contrastare l’azione abortiva di una eventuale noxa. Attenda quindi il completamento delle analisi con fiducia. Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo