Anonimo

chiede:

Gentile dottore,
mi chiamo Katia e ho 28 anni. Il 31 agosto 2007, dopo da una ecografia di
routine, il mio ginecologo scopre che il mio bambino era morto: ero alla 28°
settimana della mia prima gravidanza. Una gravidanza serena, senza disturbi
(ho lavorato fino alla mattina di quel terribile giorno). L’autopsia fatta
sul bambino dice che lui stava bene, quindi sono convinta che sono stata io
il problema. Durante il parto un’ostetrica nota un piccolo nodo (sarà
questo?) e il dottore durante il raschiamento sospetta che io abbia un utero
bicorne ma mi convince che non è stato questo (anche il mio ginecologo lo
dice) perchè altrimenti non sarei arrivata alla 28° settimana. All’ospedale
hanno parlato di morte “sine causa” ma io sono convinta che la causa c’è.
Vorrei avere subito un altro bambino ma sono terrorizzata. Se ho veramente
un utero bicorne cosa dovrei fare per riuscire a portare a termine una
gravidanza? Inoltre vorrei sapere da lei quali altre cause potrebbero essere
state in modo da sottopormi a tutti i controlli necessari: un’altra
esperienza del genere mi ucciderebbe.
La ringrazio per la sua disponibilità e le porgo i miei cordiali saluti.

Cara Signora,
se anche avesse l’utero bicorne, non è stata sicuramente questa la causa
della morte in utero del suo bimbo. Affronti tranquillamente la prossima
gravidanza. Quello che le è successo è un evento raro e sfortunato.
Auguroni

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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