Anonimo

chiede:

Gentile Dottor Comparato,
Sono Laura ho 37 anni e con il mio compagno abbiamo iniziato da Gennaio
a tentare di avere un bimbo: ad Aprile alla 6^ settimana +4 la
gravidanza si è interrotta spontaneamente, peraltro il valore di BHCG
era risultato basso sin dal principio: il 24/03/07 94,90, il giorno
dell’aborto 04/04/07 17 e 1 alla fine della mestruazione 10/04/07. Il
mio ginecologo ci ha consigliato di attendere un mese e poi di
riprovare. Il mio ginecologo mi ha tranquillizzato, sia per il fibroma di
18mm che mi ha detto non disturba la sede di annidamento della camera
gestazionale, mi ha altresì rassicurato in merito all’intervento di
deviazione bilio pancreatica a cui mi sottoposi nel 1996 per curare
l’obesità patologica di cui soffrivo, dicendomi che la mia nuova
situazione gastro-intestinale non può costituire ostacolo all’inizio e
al buon esito di una gravidanza, fatte salve le opportune aggiunte di
sali minerali, ferro e calcio in particolare, visto il malassorbimento
generato dall’intervento medesimo.
Gradirei avere un suo parere in merito.
Grata sin da ora della Sua cortese risposta porgo cordiali saluti

Cara Laura, anche io ritengo sostanzialmente ininfluente, ai fini di una
gravidanza, la procedura chirurgica cui si è sottoposta.
Sulla questione dell’aborto si potrebbe discutere tantissimo ed esaminare i
vari pareri, anche discordanti, che anche noi medici a volte forniamo. È opinione comune, che in assenza di condizione macroscopiche note (come
può essere una malattia conosciuta, un grosso fibroma, magari anche
sottomucoso etc), un certo numero di aborti rientrino nel “destino” di ogni
persona. Anche se in effetti uno, due e a volte anche tre aborti possono
verificarsi per motivi occasionali non prevedibili e neanche curabili, io
non credo che si debba accettare il tutto passivamente fino al terzo aborto,
quando nella maggior parte di casi si richiedono maggiori approfondimenti.
Questo mio modo di pensare deriva sia dalla consapevolezza del trauma
emotivo che la coppia vive dopo un aborto, e sia dallo sgomento per la
perdita di una vita umana. Secondo il mio modo di pensare quindi, anche se
esiste una possibilità su mille di prevenire un aborto effettuando esami
anche costosi (e quindi difficilmente accettati dal sistema sanitario
nazionale), vale la pena tentare…
Considerando anche che molti aborti sono causati da tutt’altro che rare
anomalie genetiche dei fattori della coagulazione (es. MTHFR) o da forme
autoimmunitarie etc, personalmente io consiglio a TUTTE le future mamme, di
eseguire adeguati accertamenti preconcepimento.
Io penso che, essendo i genitori i responsabili dei loro figli, si debbano
fornire tutte le informazioni necessarie affinché la coppia sia consapevole
di quello che si potrebbe fare o non si potrebbe fare, con vantaggi e
svantaggi.
Ad ogni modo, ne parli con serenità con il suo ginecologo e vedrà che tutto
in futuro andrà per il meglio.
Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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