Anonimo

chiede:

Buongiorno, sono una ragazza di 29 anni. Giovedì della scorsa settimana ho subito un aborto terapeutico alla 20 esima settimana. Alla morfologica era stata diagnosticata alla mia bambina un’ernia diaframmatica sinistra con passaggio di stomaco e parte di fegato nella cavità toracica, nella quale il cuore si era spostato a destra e i polmoni compressi, con già zona di sequestro polmonare. La dura decisione è stata presa proprio per la precocità della diagnosi. Una decisione a cui una mamma non dovrebbe mai essere sottoposta ma nemmeno un padre. La mia bambina che cresceva regolarmente senza altre malformazioni non avrebbe respirato alla nascita e quasi sicuramente il chirurgo non avrebbe potuto nemmeno metterle le mai addosso, e la compromissione polmonare sarebbe stata fatale. Adesso oltre a sopportare questo lutto, mi chiedo se potrà accadere di nuovo. Sono in corso esami istologico sulla placenta cariotipo ecc sulla bambina. Nella nostra famiglia non è mai successo. Io e il mio compagno siamo persone sane e la nostra gravidanza è arrivata senza difficoltà. I medici ci hanno spiegato che in genere sono casi isolati e non si sa perché succede… Può essere associata a difetti cromosomici ma in piccole percentuali (3%). Volevo sapere se è possibile che riaccada nella prossima gravidanza, desidero molto diventare madre, ma non sopporterei più un dolore così forte e un calvario come quello dell’aborto terapeutico. Grazie

Gentile Martina, condivido quanto le è stato detto.
In genere si tratta di casa isolati. Ne consegue che una successiva gravidanza, ha ogni probabilità di evolvere normalmente.
Sotto questo aspetto, si tranquillizzi.
Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo