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Spesso i genitori non si sentono all'altezza della propria missione educativa. Ma la perfezione non esiste e produce frustrazione quando la si insegue. I figli non hanno bisogno di modelli irraggiungibili, ma di sapere di essere amati, così come sono. Ecco perché è sano sbagliare, anche coi figli, e i 4 modi in cui le imperfezioni possono renderli più felici.
Bisogna rovesciare questa prospettiva e prendere consapevolezza che essere genitori imperfetti, oltre che assolutamente normale (non esistono genitori perfetti!) è molto sano. Anzi, spesso le imperfezioni possono essere trasformate in opportunità per educare i figli e insegnare loro ad essere più felici. Ciò che è davvero importante, infatti, non è essere perfetti, ma essere capaci di amare e sentirsi amati.
Essere troppo perfezionisti può far sviluppare un senso di grande frustrazione non appena si presenta qualche difficoltà o di fronte a un fallimento. Le persone che si colpevolizzano, dubitano continuamente di se stesse e sono troppo ossessionate dagli errori (propri o degli altri) molto spesso sono insoddisfatte della loro vita.
Dare un’importanza eccessiva agli errori, all’opinione e al giudizio degli altri produce una bassa autostima, alimenta le emozioni negative, come l’ansia, e può addirittura sfociare in depressione. Un genitore perfezionista dovrà stare sempre sull’attenti di fronte ad avversità e fallimenti. Ma il modo in cui le persone affrontano i piccoli eventi quotidiani e reagiscono di fronte ad essi predice anche le loro emozioni a fine giornata, positive o negative. E il tutto si ripercuote anche sui figli.
Insomma, tolto il fatto che non esistono genitori perfetti, non dovrebbero neppure esistere. Errori, fragilità e debolezze fanno parte di tutti. Come imparerebbe ad affrontare una difficoltà o un fallimento un bambino che ha avuto un modello infallibile, di perfezione? Sarebbe costantemente in competizione con quel modello da cui non potrebbe che essere frustrato, e con gli altri.
La verità è che ogni volta che si smette di pensare e cercare di essere perfetti, ma si comincia a focalizzarsi su come stare bene, in armonia con gli altri, ed essere felici (nonostante le avversità), allora è il momento in cui davvero si diventa genitori migliori, più sereni, fiduciosi, sicuri, consapevoli. Insomma, genitori imperfetti che rendono i figli felici.
I bambini non imparano dagli insegnamenti “a parole”, ma dall’esempio concreto che i genitori danno loro nelle cose che fanno quotidianamente e nelle relazioni tra di loro e con gli altri. Questa consapevolezza può aiutare a trasformare le proprie debolezze e difetti in opportunità educative per i figli. Ecco 4 semplici modi per metterlo in pratica.
I genitori sono umani e come tutti fanno degli errori. Quello che è sano e importante per lo sviluppo del bambino non è avere genitori che non sbagliano (che è, peraltro, impossibile), ma genitori che siano consapevoli dei propri limiti, umili nel riconoscerli e che sappiano chiedere scusa quando sbagliano. In questo modo anche i bambini impareranno a farlo.
Un altro aspetto importante, oltre a chiedere scusa quando si sbaglia, è perdonarsi. Può capitare che i genitori litighino tra di loro, anche spesso. Ciò che è importante per il bambino non è tanto avere dei genitori che non litigano mai, ma piuttosto dei genitori che quando sbagliano si sanno perdonare a vicenda. Il bambino non potrebbe avere un esempio più forte di amore di questo.
I genitori possono avere idee anche molto diverse in merito all’educazione dei figli. Ma è importante che, nel dare delle regole, siano uniti. Per il bambino, avere genitori che la pensano diversamente rispetto a ciò che gli è permesso o meno di fare, può essere fonte di confusione. Meglio trovare un compromesso tra genitori, ma definire in modo chiaro i limiti che si danno al bambino.
Una persona adulta dovrebbe aver già imparato a gestire le proprie emozioni in modo maturo, ma spesso non è così. Capita di perdere la pazienza, arrabbiarsi fino a a esplodere in scenate di cui spesso, più tardi, ci si pente. Ecco perché è importante, anche per i genitori, imparare a gestire la rabbia. Vedendo la mamma e il papà sicuri e calmi, anche di fronte ai loro capricci, i bambini seguiranno l’esempio, imparando pian piano a gestire le manifestazioni di rabbia.
Articolo originale pubblicato il 30 agosto 2020
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