Anonimo

chiede:

Salve Dott. sono un po’ preoccupato. Ho 35 anni e 13 giorni fa sono
stato sottoposto ad una scleroembolizzazione retrograda per varicocele V
grado al testicolo sx. La Prof. che ha eseguito l’intervento mi congedò
dicendo che dopo 7-10 giorni dall’intervento non avrei più dovuto sentire
il
“sacchetto di vermi” ovvero le vene dilatate al tatto e così io credetti,
infatti quando ebbi episodi di gonfiore il varicocele si sentiva meno,
però
appena il gonfiore è passato il varicocele lo sento ancora pressappoco
come
era prima. La mia paura è che l’intervento non abbia avuto alcun effetto
nonostante la sicuezza con cui la Prof. mi tranquillizzava. Putroppo lei
adesso è in ferie così ho parlato con il suo collega che effettua gli
stessi
interventi il quale mi ha detto che il “sacchetto di vermi” ci mette tempo
a
scomparire anche 6 mesi. A questo punto mi trovo confuso e vorrei sapere
quale delle due tempistiche è da ritenersi valida. Devo dire la Prof. mi
ha
detto di fare un eco-doppler dopo 15gg dall’intervento ed io la eseguirò
dopo 21gg.
Secondo Lei Dott. è normale che io senta ancora le vene dilatate al tocco
stando in piedi anche dopo 13 giorni dall’intervento? Il liquido
sclerosante
non avrebbe dovuto chiudere tutto e non permettere la circolazione e
quindi
le vene dilatate non dovebbero risultare chiuse e quindi senza consistenza
e
senza pressione? Scusandomi per la lungaggine la ringrazio anticipatamente

Il decorso che lei mi riporta è regolare. Segua le indicazioni che le sono
state date.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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