Anonimo

chiede:

Gentile dottore, sono appena rientrata dal dentista di mia figlia che ha 4 anni. Mi ha detto che ha una necrosi da trauma all’incisivo superiore. Dieci giorni fa ha sbattuto forte entrando in ascensore e mi sono accorta in questi giorni che il dente stava diventando grigio. L’abbiamo portata subito dal dentista che ci ha detto di tenere il dente sotto controllo per vedere se non ci fosse infezione e di controllarlo di nuovo da lui tra due settimane.

Secondo il medico va fatta la devitalizzazione. Vista l’età della bambina e il fatto che è un dente da latte, non si può cercare di renderlo più bianco e non devitalizzarlo (tanto la polpa è morta). Il medico è stato molto gentile e ci ha tranquillizzato dicendo che non è una cosa molto invasiva, ma io sono dubbiosa… il dolore è soggettivo. Se non viene devitalizzato cosa succede? Grazie in anticipo.

Gentile Signora,
in caso di trauma con successiva necrosi pulpare (morte del tessuto pulpare), la devitalizzazione è d’obbligo! Il fatto che la polpa non sia più vitale non esime certamente dal trattamento canalare. Anzi. Le basti pensare a cosa succederebbe se Lei lasciasse un cadavere in una stanza chiusa (come il lume canalare del dente) per giorni o mesi. Il processo putrefattivo del tessuto organico scatenerebbe una proliferazione di germi incontrollabile e renderebbe la stanza invivibile. Così accade, anche se in piccolo, all’interno del dente.

I germi prodotti dalla proliferazione microbica mediata dalla gangrena pulpare migrerebbero nella zona apicale del dente, fino al tessuto osseo circostante, dando origine ad un’osteite periapicale con conseguente ascessualizzazione (raccolta purulenta). Questo causa una risposta del sistema immunitario che cerca di circoscrivere l’infezione per evitare disseminazione di batteri in circolo. Tali batteri (streptococchi beta emolitici di gruppo A della Lancefield) sono ritenuti
responsabili di attivazioni immunologiche che possono dare origine ad attacchi autoimmuni su strutture importanti come le valvole cardiache, le articolazioni, i reni. I cosiddetti foci dentari infetti, come quelli tonsillari sono stati chiamati in causa molto spesso per endocarditi batteriche, glomerulonefriti, artriti, ecc.

Questo è il motivo per cui non vanno mai trascurati ed eventuali infezioni a carico di denti e tonsille devono venir bonificati quanto prima per evitare danni maggiori. Questo ovviamente non deve allarmarLa, deve però farLe capire che la salute orale (di denti e tessuti parodontali) è altrettanto importante della salute di altri organi. Avrà letto o magari sentito, per esempio, che le patologie parodontali sono state associate all’aumentato rischio cardiovascolare o allo sviluppo di patologie autoimmuni o diabete. E già questo mi sembra un ottimo motivo per prevenirle o curarle in tempo.
Per quel che concerne invece la discromia del dente (variazione di colore), se è essa causa di disagio si può intervenire con lo sbiancamento del singolo elemento con prodotti appositi che il Suo dentista saprà certamente consigliarLe. Cordialmente

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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