Anonimo

chiede:

Gentile dottore, spero lei mi possa dare una risposta. Mi sono accorta che il mio piccolo di
tre anni la notte, da quasi una settimana, digrigna i
denti. Vorrei sapere le cause e le eventuali cure. Grazie a priori.

Gentile utente,
il digrignamento dei denti viene definito in termine tecnico bruxismo. È un fenomeno abbastanza frequente in età infantile, fino ai 4-5 anni.
Le cause non sono tuttora note, ma possono essere associate
a disturbi locali, sistemici e psichici.
Quelli locali, i più rappresentati, sono perlopiù dovuti a precontatti o
interferenze occlusali che il bambino cerca di eliminare
digrignando per correggere ed eliminare le interferenze presenti derivanti
da otturazioni incongrue o lesioni cariose gravi che modificano i contatti
occlusali. Altre cause locali possono essere ricondotte a gengiviti o stimolate
dal dolore da eruzione dentale.
Quelle sistemiche, meno rilevanti sono da ricondursi a parassitosi
intestinale, disturbi endocrini o allergie.
Molto più frequenti sembrano essere invece le cause psichiche legate a stress
emotivo del bambino che durante le ore notturne, quando le paure inconsce
aumentano (il buio, la solitudine relativa alla lontananza dei genitori che
dormono in un altra stanza, il silenzio, ecc.) e creano stress emotivo nel
bambino che reagisce con tipiche parafunzioni come il digrignamento, il
serramento dentale o il succhiamento del pollice.
Generalmente questi fenomeni sono autolimitanti, nel senso che scompaiono
completamente dopo il 4°-5° anno d’età. Tuttavia per scongiurare eccessiva
usura dentale può essere utile far visitare il bambino da un odontoiatra che
possa escludere o correggere (qualora fossero presenti) eventuali interferenze
occlusali o diagnosticare problematiche eruttive.
Se il problema è invece prettamente psicologico, sarebbe opportuno modificare
taluni comportamenti che possono intensificare il disturbo del bambino. A volte
è sufficiente parlare con il bambino, ascoltare le sue ansie, abbracciarlo e
coccolarlo più spesso per farlo sentire più tranquillo. Evitare di fargli
vedere film violenti o che possano amplificare la paura del buio, ecc.
Se il problema, nonostante tutti gli sforzi fatti per controllarlo, dovesse
persistere, sarà opportuno ricorrere ad apparecchi protettivi (mascherine
stampate) che proteggono i denti dall’eccessiva usura.
Cordialmente

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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