Anonimo

chiede:

Egregio dottore, come fare per eliminare l’alitosi in gravidanza? Grazie

Gentile Signora,
l’alitosi riconosce molteplici cause. Prima fra tutte la produzione di composti sulfurei da parte di batteri presenti nel cavo orale all’interno delle tasche gengivali. In gravidanza il problema aumenta poiché le gengive tendono ad essere più predisposte all’infiammazione a causa dell’alterato assetto ormonale che accompagna la gravidanza stessa. Se poi c’è tartaro in quantità importante il problema si amplifica. In tal caso il tartaro dovrà dunque essere rimosso dal dentista o
dall’igienista dentale prima di procedere ulteriormente.

In questi casi, che riconoscono una causa dentaria al problema alitosi, è necessario pertanto intensificare le normali procedure di igiene orale, utilizzando spazzolino e filo interdentale, ma prestando attenzione anche alla pulizia della lingua che può essere facilmente eseguita utilizzando un dispositivo (puliscilingua), venduto in farmacia, che va utilizzato passandolo sulla lingua dalla parte interna verso l’esterno (dalla base alla punta) rimuovendo quella patina biancastra spesso visibile ad occhio nudo.

In associazione a questi presidi può essere utilizzato, nei casi particolarmente tenaci, un colluttorio a base di clorexidina allo 0,12% che, oltre a diminuire la carica microbica all’interno del cavo orale, agisce anche come rinfrescante e “deodorante” della cavità orale grazie agli estratti mentolati presenti nella composizione chimica del prodotto. Se il problema dovesse persistere significa che va ricercata altra causa al disturbo. Cause di pertinenza non più odontoiatrica ma internistica quali epatopatie, nefropatie, parassitosi intestinali, alterazioni della flora microbica saprofitica intestinale,
gastriti (con presenza di elicobacter), reflusso esofageo, ecc. o anche di pertinenza otorinolaringoiatrica (tonsilliti, calcolosi salivare, scialoadeniti, scialodochiti, ecc.). Sperando di esserLe stato utile la saluto cordialmente augurandoLe un sereno Natale ed un prospero anno 2010.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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