Ha fatto molto scalpore – anche se sarebbe più corretto dire che ha acceso la miccia di una serie di polemiche mai del tutto sopite – la notizia che per avere la pillola dei 5 giorni dopo (la nota ellaOne) anche in Italia cade l’obbligo della prescrizione medica per le maggiorenni.

Tra il “dibattito” favorevoli e contrari raramente è emersa qualche informazione utile che permetta alle donne (ma anche ai rispettivi partner) di capire cos’è questa pillola, qual è la sua efficacia, quali i rischi e le controindicazioni e cosa c’è di davvero importante da sapere prima di prenderla.

Un vuoto informativo che tentiamo di colmare rispondendo alle principali questioni intorno alla pillola dei 5 giorni dopo con l’obiettivo di fare chiarezza e sgomberare il campo da informazioni parzialmente o completamente scorrette.

Pillola dei 5 giorni dopo: come funziona?

La pillola dei 5 giorni dopo è un farmaco a base di ulipristal acetato, un modulatore del progesterone, che ha la capacità di disturbare i processi dell’ovulazione. Gli altri componenti sono: lattosio monoidrato, povidone, croscarmellosio sodico e magnesio stearato.

La molecola che compone questa pillola è in grado di ritardare l’ovulazione in modo da impedire la fecondazione dell’ovulo. È un farmaco che, secondo la formulazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, rientra nella cosiddetta contraccezione di emergenza che viene assunta in caso di rischio di gravidanza indesiderata, entro le 120 ore successive al rapporto.

Il principio attivo interviene sugli effetti del progesterone. Parliamo di quell’ormone che stimola le proteine e contribuisce all’ovulazione e a creare le condizioni favorevoli perché possa avvenire la fecondazione. Questa pillola, quindi, ha lo scopo di impedire che la fecondazione avvenga e rientra, come abbiamo visto, tra i contraccettivi, non tra i metodi abortivi.

Per comprendere meglio il funzionamento della pillola dei 5 giorni dopo è da rimarcare la differenza con la cosiddetta pillola del giorno dopo. Quest’ultima è a base di levonorgestrel e ha la capacità di bloccare la fecondazione dell’ovulo, solamente se l’ovulazione non è già iniziata.

Pillola dei 5 giorni dopo: efficacia

Diversi studi hanno confermato l’elevata efficacia (95%) della pillola dei 5 giorni dopo, ma per raggiungere questi livelli è fondamentale che l’assunzione sia il più precoce possibile. Infatti l’efficacia è inversamente proporzionale al trascorrere delle ore e più la si assume a distanza dal rapporto a rischio più si riduce la capacità della pillola di raggiungere l’obiettivo per cui la si è assunta. Nelle prime 24 ore successive al rapporto a rischio il principio attivo della pillola dei 5 giorni dopo (l’ulipristal acetato) è tre volte superiore a quello della pillola del giorno dopo.

Questo farmaco, invece, non è efficace nel caso in cui il processo di impianto è già iniziato. Così come non è efficace per i rapporti non protetti successivi all’assunzione della compressa. Per questo motivo, dopo aver preso la pillola bisogna avere sempre rapporti protetti fino alle successive mestruazioni.

Pillola dei 5 giorni dopo: quando prenderla?

L’altro aspetto su cui fare chiarezza è quello relativo alle modalità d’uso della pillola dei 5 giorni dopo. Come ribadito dal Ministero della Salute, è necessario “utilizzare un altro metodo contraccettivo di supporto (ad esempio il preservativo) fino alla comparsa delle mestruazioni e poi tornare ad usare quello consueto”. Trattandosi di un farmaco di emergenza come tale deve essere utilizzato e non deve divenire la normalità.

Ogni confezione di ellaOne contiene una sola pillola che una dose di 30mh di ulipistral acetato. Essa deve essere presa, come detto, entro e non oltre le 120 ore successive al rapporto sessuale a rischio. Sono a rischio sia i rapporti senza l’uso di contraccettivi che quelli in cui il metodo contraccettivo utilizzato non ha funzionato.

Come evidenziato nel foglietto illustrativo del farmaco, la pillola deve essere assunta per via orale, in qualsiasi momento del ciclo mestruale e in qualunque momento della giornata (prima, durante o dopo i pasti). Se dopo aver assunto la pillola, entro tre ore, si dovesse vomitare si può prendere un’altra compressa.

La pillola dei 5 giorni dopo non va presa in caso di allergia al principio attivo o agli altri componenti del farmaco, così come in caso si soffra di asma o di una malattia grave del fegato. Possono inoltre esserci interferenze sull’efficacia della pillola nel caso si assumano medicinali per il trattamento dell’epilessia, per l’HIV, per curare le infezioni fungine o per il trattamento della turbercolosi.

Pillola dei 5 giorni dopo: i possibili effetti collaterali

Il primo elemento sul quale porre la massima attenzione è quello che la pillola dei 5 giorni dopo non è e non può essere utilizzata regolarmente o a intervalli regolari. Per quanto non ci siano (o siano molto lievi) controindicazioni gravi, l’assunzione della pillola può provocare:

  • astenia;
  • cefalea;
  • algie pelviche;
  • dolori muscolari e addominali;
  • nausea;
  • stanchezza;
  • sbalzi d’umore.

Alcuni di questi coincidono con i primi sintomi di una gravidanza e qualora si manifestassero in concomitanza con un ritardo o l’assenza vera e propria del ciclo è doveroso procedere con un test di gravidanza.

Oltre a quelli lievi, esistono anche una serie di effetti collaterali non comuni e rari. Questi però riguardano una percentuale minima di casi (1 persona su 100 per quelli non comuni e 1 persona su 1000 per quelli rari). Tra questi rientrano:

  • febbre;
  • disturbi visivi;
  • irritazioni o perdite vaginali;
  • gola secca;
  • disturbi del gusto;
  • vertigini;
  • svenimenti;
  • dolori o pruriti genitali.

Bisogna inoltre ricordare come la contraccezione di emergenza non protegge le donne dalle infezioni a trasmissione sessuale.

C’è anche da tenere in considerazione come l’uso della pillola possa ridurre, anche se temporaneamente, l’efficacia dei contraccettivi ormonali, come sono la pillola anticoncezionale e i cerotti. L’indicazione, quindi, è quella di continuare a utilizzarlo ma sempre in abbinamento al preservativo almeno fino alle successive mestruazioni.

Pillola dei 5 giorni dopo: costo e prescrizione

L’Agenzia Italiana del Farmaco indica la pillola dei 5 giorni dopo come una “svolta per la tutela della salute fisica e psicologica delle adolescenti” anche perché è diminuito il numero delle interruzioni volontarie di gravidanza e permette di raggiungere l’obiettivo di ridurre il tasso di concepimento tra le minorenni, spesso associato a problemi di salute sessuale adolescenziale.

Parallelamente diversi studi hanno confermato come l’uso della pillola dei 5 giorni dopo non abbia ridotto i tassi di gravidanza indesiderata. Il costo di una confezione (una compressa) è di circa 25€ e, come abbiamo anticipato, non vi è l’obbligo della prescrizione medica, sono quindi farmaci da banco acquistabili regolarmente in farmacia.

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  • Contraccezione