Per controllare il processo della riproduzione, sia in un senso (cercando la gravidanza) che in un altro (evitandola), nel corso dei secoli sono stati pensati e realizzati diversi metodi contraccettivi. Metodi che possono essere impiegati sia prima, sia durante o dopo il rapporto sessuale.

I contraccettivi possono essere suddivisi in diverse tipologie in base al loro meccanismo di funzionamento. Troviamo, infatti, i contraccettivi ormonali, quelli chimici, quelli naturali e anche i cosiddetti contraccettivi di barriera. Tra questi c’è anche il cosiddetto diaframma anticoncezionale, un dispositivo impropriamente definito anche con il termine di “preservativo femminile” che nel corso degli anni ha perso diffusione rispetto ad altri metodi più efficaci e sicuri.

Per conoscere le ragioni dell’abbandono del diaframma anticoncezionale, potendo anche cogliere quali sono gli elementi più importanti da tenere in considerazione quando si valuta la scelta di un metodo rispetto a un altro (non sempre sono intercambiabili tra loro), abbiamo intervistato il Dottor Luca Zurzolo, specialista in ginecologia e ostetricia.

Con il Dottor Zurzolo abbiamo avuto modo di comprendere le caratteristiche del diaframma anticoncezionale, dei suoi limiti e delle motivazioni per cui oggi si tende a scegliere altri metodi contraccettivi.

Diaframma anticoncezionale: come funziona?

Dottor Zurzolo, cos’è e come funziona il diaframma anticoncezionale?

Il diaframma contraccettivo è una coppetta realizzata con silicone medico, lattice, che viene inserito in vagina e fa da barriera tra il pene e l’utero.

Come si mette il diaframma?

Come va utilizzato?

Va inserito subito prima del rapporto altrimenti rischia di spostarsi e dopo il rapporto andrebbe tenuto in sede circa 6-8 ore per permettere alle creme spermicide, le sostanze che si applicano sul diaframma o in vagina, di neutralizzare il potere di fecondare degli spermatozoi.

Tutte le donne possono utilizzare questo metodo?

Poiché anatomicamente ogni donna ha una costituzione diversa, deve essere fatta una visita ginecologica per determinare la conformazione della vagina femminile e quindi la taglia che deve avere il diaframma in modo che abbia un effetto protettivo sufficiente.

L’efficacia del diaframma anticoncezionale

Quanto è efficace il diaframma contraccettivo?

Il diaframma contraccettivo ha un elevato indice di fallimento che è del 20% nel suo utilizzo come unico metodo di contraccezione, oltre al fatto che è un metodo piuttosto scomodo.

Per quale motivo è considerato scomodo?

Avere questo dispositivo in silicone, da inserire in vagina, applicarvi la crema sopra e da mantenere per altre 6-8 ore dopo il rapporto e nonostante tutto questo avere un rischio di fallimento del 20% lo ha trasformato in un metodo che non viene più assolutamente utilizzato.

Diaframma contraccettivo: i vantaggi

Anche alla luce della sua elevata inefficacia, ci sono dei vantaggi nell’uso del diaframma anticoncezionale e delle ragioni per cui preferirlo ad altri metodi?

No. È un metodo contraccettivo che oggi è completamente in disuso a causa dell’alto indice di fallimento.

Diaframma anticoncezionale: gli svantaggi

Quali sono, quindi, gli svantaggi per cui oggi il diaframma non si utilizza più e gli vengono preferiti altri metodi contraccettivi?

Oltre all’elevata inefficacia non protegge dal rischio di malattie sessualmente trasmissibili, come invece fa il preservativo, motivo per cui oggi non vi è alcun vantaggio nel suo utilizzo. La somma di tutti questi elementi ha reso questo metodo desueto a vantaggio della pillola, della spirale anticoncezionale o del preservativo laddove si voglia una protezione anche delle malattie sessualmente trasmissibili.

L’utilizzo e la scelta dei metodi contraccettivi, quindi, non deve tenere conto solamente della loro efficacia, ma anche della semplicità di utilizzo, della reversibilità e della capacità di offrire una protezione non solo dalla potenziale gravidanza, ma anche dalle malattie sessualmente trasmissibili verso le quali, specie in rapporti occasionali, si è maggiormente esposti.

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  • Contraccezione