Ogni anno in Italia (dati Istat) vengono praticate circa 85mila interruzioni volontarie di gravidanza. E ogni anno ci sono circa 4mila nuove diagnosi di Hiv.

Dati che rendono ancora una volta di più evidente l’importanza della prevenzione in ambito sessuale: il 26 settembre è la Giornata mondiale della contraccezione, una data scelta per fare il punto della situazione in merito alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e delle gravidanze indesiderate.

La contraccezione non ha “età”: è importante proteggersi ed è importante farlo utilizzando il metodo più adatto e più efficace a seconda delle proprie necessità.

I metodi contraccettivi: quale scegliere e perché

In linea generale, per quanto riguarda la protezione dalle gravidanze indesiderate la pillola è il metodo ritenuto più efficace, con un’affidabilità (se l’assunzione è regolare) che sfiora il 100%. La pillola non protegge tuttavia per nulla dalle malattie sessualmente trasmissibili.

Il preservativo, al contrario, è efficace nella protezione dalle malattie veneree, ma può avere un tasso di successo inferiore rispetto alle gravidanze indesiderate. Ciò è dovuto principalmente ad uno scorretto utilizzo o alla sua rottura (che avviene, comunque, molto raramente).

Nella scelta del metodo anticoncezionale migliore è bene fare una comparazione tra i diversi metodi disponibili. I principali metodi contraccettivi oggi utilizzati si dividono in metodi naturali, ormonali e di barriera.

Tra i metodi anticoncezionali che come unica garanzia hanno un esito incerto si trovano quelli “naturali”: coito interrotto, metodo Billings, metodo Ogino-Knaus.

Ogni anno vengono vendute circa 570mila confezioni di “pillola del giorno dopo“, numero che evidenzia come la contraccezione in molti casi sia scarsamente efficace o quantomeno dubbia.

I metodi contraccettivi meno efficaci

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1. Il coito interrotto

Tra i “metodi naturali” a cui molte coppie fanno ricorso si trova il coito interrotto (o coitus interruptus), che vince sicuramente la medaglia dei metodi contraccettivi più usati e meno affidabili. Nonostante la sua scarsa efficacia sia ampiamente dimostrata rimane tuttavia il più utilizzato.

Secondo le stime dalle 10 alle 18 gravidanze ogni 100 sono dovute proprio al coito interrotto, che consiste nell’estrazione del pene dalla vagina poco prima dell’eiaculazione.

E non a caso, molte delle domande che i nostri lettori (soprattutto giovanissimi) rivolgono ai nostri esperti riguardano proprio il dubbio che il ricorso a questo metodo abbia dato origine a una gravidanza che non era nei piani.

I rischi che ciò effettivamente avvenga sono dovuti principalmente a due motivi: in primo luogo non è poi così semplice per un uomo sull’orlo dell’orgasmo trattenersi e controllarsi, in seconda battuta anche il liquido pre-eiaculatorio (quello che lubrifica il pene e che può fuoriuscire durante il rapporto) può contenere spermatozoi e, quindi, portare al concepimento.

Senza dimenticare che il coito interrotto, come tutti gli altri metodi naturali, non protegge affatto dalle malattie sessualmente trasmissibili (oltre all’Hiv, in ordine sparso: Papillomavirus, Herpesvirus, Candida, Clamidia, Epatite B, gonorrea, sifilide).

Per proteggersi dalle malattie e per abbattere il rischio di gravidanze indesiderate è meglio utilizzare dei metodi anticoncezionali più efficaci.

2. Il metodo della temperatura basale

Altro metodo naturale largamente utilizzato per tenere il conto dei giorni fertili, è in effetti più efficace per aiutare la ricerca di una gravidanza anziché per evitarla.

Il metodo della temperatura basale consiste nella misurazione (ogni giorno alla stessa ora, la mattina appena sveglie) della temperatura corporea della donna, il cui andamento viene così monitorato nel tempo: durante il ciclo mestruale la temperatura oscilla, e tende ad alzarsi in prossimità dell’ovulazione per poi abbassarsi.

L’osservazione dei cambiamenti aiuta aiuta a individuare i giorni più fertili (quelli immediatamente precedenti all’ovulazione stessa) e, pur con forte incertezza, anche quelli meno fertili.

È comunque bene ricordare che nemmeno i giorni considerati meno fertili sono a “rischio zero”: l’ovulazione di una donna può essere irregolare, e gli spermatozoi sopravvivono diversi giorni all’interno della vagina, tanto che rimanere incinta non è impossibile nemmeno se si hanno rapporti non protetti durante le mestruazioni.

I contraccettivi più efficaci

1. La pillola anticoncezionale

In commercio esistono diverse pillole contraccettive, che si possono acquistare su prescrizione medica e si distinguono principalmente in due gruppi: le pillole combinate (che contengono estrogeni e progesterone) o la cosiddetta minipillola, a base di progesterone.

Nel primo caso la pillola agisce bloccando l’ovulazione e impedendo quindi il concepimento. Si compone solitamente di 21 capsule attive e di 7 capsule di placebo, che corrispondono ai giorni in cui si verifica il sanguinamento mestruale.

La pillola composta esclusivamente da progesterone invece viene assunta per tutti i 28 giorni del ciclo mestruale, ininterrottamente.

2. La spirale

Si tratta di uno dei metodi cosiddetti “di barriera”, poiché impedisce il passaggio degli spermatozoi che non riescono a penetrare il canale cervicale e quindi non fecondano, eventualmente, l’ovulo.

Esistono due diversi tipi di spirale anticoncezionale, quella a rilascio ormonale e quella in rame. Entrambe vengono inserite all’interno della vagina dal ginecologo, ed entrambe possono rimanervi diversi anni (circa 3 nel caso della spirale ormonale, fino a 10 se si tratta della spirale di rame).

3. Il preservativo

È senza dubbio il metodo contraccettivo più efficace sia per evitare gravidanze indesiderate sia per proteggersi dalle malattie sessualmente trasmissibili. Nonostante sia ritenuto “scomodo” da alcuni uomini e alcune donne possano sviluppare sensibilità al lattice è il metodo maggiormente consigliato per la sua elevata affidabilità.

È anche il metodo anticoncezionale di più facile accesso: a differenza della pillola, che va presa su indicazione medica, il preservativo si trova in farmacia, nei supermercati e in molti distributori automatici.

Quindi qual è il metodo migliore?

Oltre ai metodi sopraelencati esistono altre modalità contraccettive, sia a rilascio ormonale sia di barriera (cerotti, impianti sottocutanei, anello anticoncezionale, diaframma, preservativo femminile e gel spermicida).

Il metodo migliore è diverso a seconda delle esigenze: nel caso in cui la coppia prenda in considerazione l’eventualità di una gravidanza può affidarsi a metodi meno efficaci, nel caso di rapporti occasionali o con partner sessuali diversi è invece sempre bene proteggersi il più possibile.

In ogni caso la scelta del metodo anticoncezionale dovrebbe essere ragionata e consapevole: in presenza di dubbi ci si può rivolgere al proprio ginecologo, che saprà indicare le diverse opportunità con i relativi rischi e benefici.

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  • Contraccezione