Oltre ai metodi contraccettivi cosiddetti “di barriera” (preservativi, spirale, diaframma) e a quelli ormonali (pillola e cerotto, ad esempio) esistono anche alcuni metodi contraccettivi naturali, basati cioè sulla meccanica del corpo, maschile o femminile.

Il loro utilizzo serve a evitare gravidanze indesiderate (ma non proteggono dalle malattie sessualmente trasmissibili) e richiede un’ottima conoscenza del proprio corpo e di quello del proprio partner: usare un metodo contraccettivo naturale con superficialità comporta un’alta percentuale di fallimento.

Metodi contraccettivi naturali tradizionali

Vediamo insieme quali sono i principali metodi anticoncezionali naturali, qual è il loro funzionamento e quale la loro percentuale di successo.

Il coito interrotto

Tra i metodi contraccettivi naturali più diffusi si trova il coitus interruptus, il coito interrotto, (detto anche “salto della quaglia”) che consiste nell’estrazione del pene dalla vagina poco prima dell’eiaculazione. Pur essendo molto utilizzato come metodo anticoncezionale presenta una percentuale di insuccesso molto alta, intorno al 20%.

Il coito interrotto non è un metodo contraccettivo efficace dal momento che il liquido lubrificante pre eiaculatorio può contenere spermatozoi con un certo grado di motilità, capaci cioè di fecondare l’ovulo. In aggiunta a questo si trova la difficoltà per l’uomo di controllare “effettivamente” la fuoriuscita del liquido seminale.

Il metodo Ogino-Knaus

Il metodo contraccettivo detto “Ogino Knaus” si basa sullo studio del calendario del ciclo mestruale della donna, e si fonda sul presupposto che una volta avvenuta l’ovulazione la mestruazione compare dopo circa 14 giorni, che gli spermatozoi sopravvivono per circa 72 ore all’interno dell’apparato genitale femminile e che l’ovocita può essere fecondato entro 24 ore dallo scoppio del follicolo.

Secondo questo calcolo il periodo fertile va dal decimo al diciottesimo giorno a partire dall’inizio dell’ultima mestruazione. Si tratta tuttavia di un calcolo che difficilmente può risultare sufficientemente preciso, dal momento che anche le donne con i cicli particolarmente regolari possono essere soggette a cambiamenti.

Metodo della temperatura basale

metodi contraccettivi naturali

Un altro metodo contraccettivo naturale consiste nella misurazione della temperatura basale (cioè a riposo) della donna. La temperatura è infatti sottoposta a innalzamenti durante il ciclo mestruale, e in particolare tende a scendere (ma solo di pochi decimi di grado) dalla fine delle mestruazioni e fino all’ovulazione intorno al 14esimo giorno, per poi risalire. Tra i numerosi limiti di questo metodo probabilistico, applicato manualmente, vi è il fatto che non individua l’inizio del periodo fertile ma solo la sua fine.

Per ottenere buoni risultati con questo metodo occorre ridurre al minimo tutte le possibili cause di variazione accidentale: la temperatura deve essere misurata sempre con lo stesso termometro e la misurazione dev’essere fatta il mattino subito dopo il risveglio sempre alla stessa ora.

La misura della temperatura ascellare presenta inoltre troppe variazioni per fornire dati sufficientemente precisi; occorre, perciò, ricorrere alla misura della temperatura rettale (o di quella vaginale) per ottenere risultati migliori. In alternativa è possibile misurarla per via orale. Una volta misurata la temperatura, il suo valore va trascritto, giorno per giorno, per osservarne le oscillazioni e individuare così i giorni più o meno fertili.

Il metodo del muco cervicale – Billings

Sempre intorno al periodo dell’ovulazione, quando cioè la donna è più fertile, è possibile applicare il cosiddetto “metodo del muco cervicale“, o metodo Billings, che consiste nell’osservazione del liquido vaginale.

Tale liquido subisce infatti modifiche nel corso della fase preovulatoria, quando diventa più abbondante, viscoso e chiaro, per influenza degli estrogeni. Non è facile individuare tale periodo con precisione, e il metodo richiede una buona dose di preparazione.

Alcune donne possono poi riconoscere il proprio momento ovulatorio perché avvertono un lieve dolore in corrispondenza dell’ovaio destro o sinistro in coincidenza con l’ovulazione. In alcuni rari casi poi il fenomeno ovulatorio si accompagna alla perdita di lievi tracce di sangue, che in questo caso ha significato rappresenta uno dei segni più evidenti dell’ovulazione.

Metodo sintotermico (o misto)

Con i metodi precedenti, i rapporti sessuali se si vuole evitare una gravidanza sono consentiti praticamente solo nei 10-12 giorni che precedono le mestruazioni (nei casi in cui l’aumento della temperatura è nettamente rilevabile), ma possono ridursi a 7-8 giorni se l’aumento non è evidente. Di conseguenza qualcuno propone di utilizzare i calcoli del metodo di Ogino-Knaus per la prima parte del ciclo e il metodo della temperatura basale per la seconda.

Il metodo che ne risulta, detto misto, è meno efficace del metodo termico da solo, ma più efficace di quello di Ogino-Knaus: il tasso d’insuccesso si aggira sul 10% di gravidanze accidentali.

Metodi contraccettivi naturali tecnologici

Negli ultimi tempi sono stati realizzati una serie di minicomputer, cosiddetti “indicatori di fertilità” che solo dopo accurati test da istituti indipendenti sono stati messi a disposizione delle donne interessate.

Si tratta di minicomputer che, basandosi sull’analisi della temperatura basale rilevata in modo sublinguale con un apposito termosensore, garantiscono una sicurezza contraccettiva piuttosto alta, pur essendo naturali.

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  • Contraccezione