Con i bambini piccoli anche le vacanze possono diventare un momento di fatica e stress; le esigenze dei più piccoli, infatti, non solo sono diverse da quelle dei più grandi, ma necessitano di essere gestite in maniera corretta.

Viaggiare con i bambini non solo è possibile, ma anche doveroso; è infatti un’occasione per vivere momenti piacevoli e divertenti tra genitori e figli, lontani dalla routine quotidiana, conoscere nuovi posti, vivere diverse avventure, andare a trovare amici e parenti lontani e immergersi in realtà diverse rispetto a quelle che si è abituati a vivere durante tutto l’anno.

È bene però prestare alcune attenzioni e mettere in atto delle precauzioni in base alla destinazione e al mezzo di trasporto impiegato, in modo che il bambino possa viaggiare in sicurezza.

Bimbo in viaggio: i consigli validi per ogni destinazione

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Fonte: iStock

Va infatti ricordato, come fatto dalla Società Italiana di Pediatria, che “un viaggio, infatti, soprattutto in Paesi lontani, può presentare dei rischi per la salute dei più piccoli, se non si osservano alcune importanti norme di prevenzione”. Sia perché in alcune località non esistono livelli igienico-sanitari sufficienti, sia perché il viaggio stesso può rappresentare una fonte di pericolo. I bambini, infatti, contraggono le stesse malattie degli adulti, ma generalmente in forma più grave.

Nei viaggi internazionali i bambini si ammalano frequentemente di diarrea, malattie dermatologiche, malattie febbrili sistemiche, malaria, malattie respiratorie, malattie prevenibili da vaccino, epatite A e infezioni da Salmonella typhi. Questo significa che, prima di mettersi in viaggio, bisogna organizzarsi.

Gli spostamenti con i bambini andrebbero pianificati per tempo anche nell’ottica, in accordo con il pediatra, di verificare l’immunizzazione dei più piccoli e, anche in relazione alla destinazione, valutare la somministrazione di un particolare vaccino o di una specifica profilassi antibiotica. Nei bambini con patologie croniche il consiglio è quello di rivolgersi ai centri regionali specializzati in Medicina dei Viaggi per ricevere le indicazioni adeguate.

L’altro aspetto cruciale sul quale porre l’attenzione riguarda l’occorrente da mettere in valigia. Più di un generico kit di primo soccorso è indispensabile prevedere di portare in valigia (in un contenitore separato):

  • soluzione disinfettante;
  • gel disinfettante;
  • analgesici e antipiretici;
  • pomate contro le punture d’insetti;
  • anticinetosici (per il mal d’auto, mal d’aereo e mal di mare);
  • 1 antibiotico ad ampio spettro;
  • soluzioni reidratanti orali;
  • prodotti antizanzare;
  • creme solari ad alta protezione;
  • eventuali farmaci utilizzati abitualmente.

La lista è, ovviamente, indicativa e deve essere sempre poi contestualizzata all’età del bambino, alle sue caratteristiche e alla destinazione del viaggio.

Un aspetto logistico riguarda invece i documenti. Tutti i minori, come chiarito dal Ministero dell’Interno, devono essere in possesso di un proprio documento d’identità. Per i viaggi in Italia è sufficiente la carta d’identità, mentre per quelli nel territorio dell’Unione Europea, non essendovi una normativa univoca, ogni Paese può decidere quale documento presentare e se richiedere un’autorizzazione ufficiale da parte dei genitori così come precisato dal portale Your Europe.

Tra l’occorrente indispensabile da prevedere per il viaggio, a seconda dell’età del bambino, bisogna considerare il passeggino (ed eventualmente anche il marsupio) e quanto necessario per l’igiene intima del bambino, da assicurare anche quando non si può contare su un bagno.

Bimbo al mare: 5 consigli utili

1. La sicurezza in acqua

Per i bambini stare in acqua è un vero spasso, ma non bisogna mai sottovalutare i rischi sempre presenti. Prima di entrare in acqua, sia del mare che di una piscina, i bambini devono indossare i relativi dispositivi di sicurezza ed essere sempre sotto il controllo di un adulto. L’annegamento (che per i più piccoli può avvenire anche in pochi centimetri di acqua) è la seconda causa di morte nei bambini che viaggiano.

2. Gli animali acquatici

L’acqua del mare può presentare diverse sorprese non propriamente simpatiche, soprattutto le meduse e gli animali che hanno le spine velenose. In caso di contatto con una medusa si consiglia di sciacquare la zona interessata con dell’acqua salata e applicare del gel astringente al cloruro di alluminio (o delle pomate corticosteroidee). A seguito del contatto con un animale dalle spine velenose bisogna prima lavare la zona colpita, poi effettuare degli impacchi con acqua e aceto, quindi estrarre le eventuali spine e, infine, disinfettare l’area iniziando l’eventuale terapia antibiotica.

3. Infezioni e infestazioni parassitarie

Anche le acque dolci (laghi, fiumi, eccetera) nascono dei pericoli. Esse, infatti, possono veicolare diverse infezioni e infestazioni parassitarie. Il consiglio è quelle di evitarle completamente anche perché i sintomi tipici (dolori addominali, disturbi urinari e diarrea) possono presentarsi anche dopo mesi.

4. L’esposizione solare

Sì, si va al mare anche per prendere il sole, ma l’esposizione ai raggi UV può essere molto pericolosa, specie per i bambini. Ecco perché va prevista sempre la regolare applicazione della crema solare, ricordando come i neonati fino a 6 mesi vanno sempre tenuti all’ombra e in un ambiente fresco e ventilato e per quelli più grandi evitare le ore più calde (indicativamente dalle 11 alle 17), preferendo quindi le prime ore del mattino e quelle del tardo pomeriggio.

5. Le punture degli insetti

Al mare e in generale d’estate il rischio delle punture di insetti è maggiore. Ecco quindi che nella borsa per il viaggio è utile prevedere spray insetticidi, repellenti e prodotti di questo tipo da utilizzare sia nella stanza dove si soggiorna (specialmente nelle ore notturne) che sul bambino.

Questi prodotti, a eccezione di quelli a base di olio di limone ed eucalipto, possono essere utilizzati anche a partire dai 2 mesi di età, evitando l’applicazione di creme e unguenti sulle mani per prevenire l’ingestione involontaria. Esistono anche pratici cerotti da sistemare sui vestiti e che producono un’azione repellente contro le zanzare.

Bimbo in montagna: 3 consigli utili

Le vacanze in montagna, complice il clima estivo tendenzialmente più mite, sono particolarmente adatte per i bambini.

1. Il mal di montagna

C’è però il rischio del mal di montagna acuto, una patologia con sintomi aspecifici che si manifesta quando si superano i 2500 metri di altitudine. Questa condizione si manifesta con irritabilità, nausea, vomito, disturbi del sonno, anoressia e fiacca generale e può essere prevenuta raggiungendo le quote elevate in maniera graduale.

2. Il caldo

Nonostante il clima più mite, anche in montagna l’esposizione solare può essere molto significativa ed è doveroso prevedere non solo l’applicazione di un’adeguata crema solare, ma anche l’utilizzo di occhiali e cappellini che proteggano la testa e gli occhi dai raggi solari.

3. Il freddo

Un fenomeno comune in montagna, specie ad alta quota, è quello dei repentini cambiamenti climatici. Considerando come i bambini sono più soggetti al rischio di ipotermia è necessario prevedere nello zaino l’abbigliamento necessario per proteggere il piccolo.

5 consigli per il viaggio in auto

1. Sempre il seggiolino

Qualunque sia la durata e il tipo di tragitto percorso il bambino deve essere sempre sistemato correttamente nel seggiolino. Particolare attenzione va rivolta nel caso in cui si noleggi un automobile, in quanto bisogna verificare la presenza (e l’efficienza) dei dispositivi forniti o la compatibilità con quelli a disposizione.

2. Alimentazione e idratazione

È preferibile mettersi in viaggio dopo un pasto leggero per evitare gli episodi di nausea e vomito. Inoltre è sempre necessario avere a disposizione dell’acqua fresca (non fredda) da far sorseggiare al bambino durante il viaggio.

3. L’areazione dell’abitacolo

L’uso dell’aria condizionata è un piacere ma, anche per gli adulti, può rappresentare un rischio per la salute. Prima di mettersi in viaggio con la propria auto assicurarsi che l’impianto sia igienizzato e moderare l’uso del climatizzatore, tenendo regolarmente i finestrini leggermente aperti in modo da favorire il ricircolo dell’aria all’interno dell’auto e permettere al bambino di respirare aria fresca e sana.

4. Soste frequenti

La necessità di arrivare il prima possibile a destinazione non deve diventare un’ossessione a discapito della serenità dei bambini. Anche a seconda della loro età, è doveroso programmare preventivamente diverse soste in modo che possano scendere dall’auto, rilassarsi un po’, mangiare, bere e anche assolvere ai loro bisogni fisici, prima di riprendere il viaggio.

5. Giochi e giocattoli

Per rendere più piacevole il viaggio in auto, che per i bambini potrebbe essere particolarmente noioso, può essere utile avere a disposizione dei piccoli giocattoli con cui potersi rilassare e, con quelli più grandi, prevedere anche dei giochi con i quali animare il viaggio.

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Categorie

  • Bambino (1-6 anni)