La paura di volare è un fenomeno molto diffuso, non solo nei bambini, ma anche negli adulti, tanto che non è raro che questi nella loro vita non abbiano mai preso un aereo.

Molto spesso, le paure nascono da lontano e non è raro che gli adulti condizionati da questo timore siano stati bambini che hanno avuto paura di volare e non hanno mai superato questa preoccupazione. Eppure è importante aiutare i più piccoli ad affrontare anche questa situazione di difficoltà, sia per ragioni pratiche (consentire spostamenti, conoscere nuovi posti, andare in vacanza, eccetera), sia per aiutarli nel loro sviluppo e percorso di crescita.

Scopriamo quindi le possibili cause della paura di volare nei bambini e cosa si può fare per superare questa fase.

Perché molti bambini hanno paura di volare?

Avere paura non è un errore, una colpa o un segno di debolezza. Si tratta di una condizione comune nelle specie animali che svolge una funzione di allarme e di difesa. La paura, spiega l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, è orientata alla sopravvivenza, in quanto aiuta ad affrontare con prudenza, valutando un rischio, una situazione di pericolo.

Ma dove nasce la paura di volare nei bambini? Com’è possibile che sperimentano questa tensione non avendo mai preso un aereo e non comprendendo quali sono i rischi (in realtà statisticamente minori rispetto ad altri mezzi di trasporto) di viaggiare su questi mezzi?

A seconda dell’età il bambino soffre e vive con apprensione, fastidio e disturbo le condizioni tipiche di un viaggio in aereo. Lo stare seduto a lungo in un ambiente chiuso con molte persone, l’essere legato a un sedile, la sensazione del vuoto d’aria, i fastidi alle orecchie, gli stimoli sonori e luminosi, ma anche l’idea (per quelli più grandi) inspiegabile che un oggetto del genere possa non cadere.

Come si manifesta la paura di volare nei bambini?

In tutti i casi la paura di volare è normale nei bambini. In quelli più piccoli si manifesta prevalentemente con il pianto, l’irritabilità e l’agitazione fisica, mentre nei più grandi anche con sudorazione, pallore, fatica a respirare, irrigidimento muscolare e un battito cardiaco accelerato.

Perché è importante affrontarla

Nonostante si possa pensare che volare non sia indispensabile e che il bambino imparerà da grande, se ne avrà bisogno, ad affrontare questa condizione è importante aiutare il bambino a superare anche questo timore. Affrontare una paura significa permettere al bambino di rafforzare la propria autostima e a non rimanere condizionato e intrappolato in un’esperienza negativa.

Non è tanto il prendere l’aereo il problema (si possono organizzare vacanze in luoghi più vicini o trovare delle alternative per gli spostamenti più brevi) quanto il non passare il messaggio al bambino che di fronte a una paura la soluzione è evitare il problema. Perché poi questo meccanismo viene replicato e la paura diventa un impedimento per una vita normale.

Come gestire e affrontare la paura del volo nei bambini

È fondamentale che di fronte alla paura ci sia un atteggiamento positivo, volto a superare questa condizione. Risulta decisivo evitare una sorta di ansia da superamento delle paure per cui se il bambino non risolve questo problema si va incontro a stress, rimproveri e un atteggiamento poco sano.

Si rivela utile e doveroso anche, specialmente con i bambini più grandi, il confronto e l’ascolto di cos’è che dell’esperienza del volo li spaventa. Spiegando i motivi delle proprie paure, si riesce anche a fornire delle risposte reali e convincenti, spiegando al bambino le ragioni per cui può stare tranquillo. Molto importante è anche spiegare al bambino le varie fasi che compongono non solo il volo in sé, ma anche tutta l’esperienza in aeroporto.

L’arrivo, la consegna dei bagagli, i controlli, il tempo trascorso nella sala d’attesa, l’imbarco, il prendere posto sull’aereo, le cinture di sicurezza, il decollo, i vuoti d’aria, le luci che si spengono, l’atterraggio, eccetera; sono tutte novità con le quali il bambino si confronterà per la prima volta e, anche nel loro insieme, possono generare fastidio e paura.

L’utilizzo di libri, cartoni, video, disegni e giochi può essere utile per spiegare al bambino cosa accadrà, farlo iniziare a sperimentare queste nuove esperienze e dargli la possibilità di arrivare preparato al volo.

Il ruolo dei genitori

La gestione delle paure dei bambini, compresa quella di viaggiare in aereo, non può prescindere dal coinvolgimento dei genitori. Questi hanno il compito di rassicurare e guidare i bambini non a non avere paura, ma a superare gli aspetti della vita che causano preoccupazione e fastidi. Parlare con i propri figli è quindi il primo aspetto con il quale aiutarli a non sentirsi sbagliati o in difetto e ad accettare anche che non tutto sia sempre semplice.

Non è qualcosa che si acquisisce in automatico e immediatamente ma l’avere accanto un genitore tranquillo e comprensivo è quanto di più importante possa servire al bambino.

È quindi importante non colpevolizzarlo, non farlo sentire sbagliato o inadeguato e, ancora, non riversare su di lui le proprie paure, preoccupazioni e angosce. Il bambino ha bisogno di un riferimento sicuro che gli mostri, ancor prima con l’esempio che con le parole, che ciò che stanno per vivere non è pericoloso o fonte di stress e tensioni.

5 consigli per viaggiare con bambini che hanno paura di volare

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Fonte: iStock

La paura di volare nei bambini oltre a essere comune può essere anche non semplice da superare e, anche a fronte di necessità importanti, si deve comunque salire su un aereo. Ecco quindi che è importante che, anche se con qualche timore e paura, l’esperienza del volo venga gestita in maniera tale che il bambino sia sereno e al sicuro.

1. Gli orari del volo

L’organizzazione è alla base di un volo piacevole e adatto ai più piccoli ed è importante iniziare fin da subito scegliendo orari il più coerenti possibile con la routine del bambino. Considerando anche il tempo necessario per l’arrivo in aeroporto, l’inevitabile scombussolamento e le esigenze specifiche del check-in, dei controlli e dell’imbarco è utile scegliere orari comodi e a misura di bambino.

2. Il bagaglio a mano

Un aspetto cruciale riguarda la borsa con ciò che si porterà a bordo dell’aereo. Questo aspetto è importante sia per le limitazioni sul bagaglio a mano che per prevedere l’occorrente di cui può avere bisogno il bambino (liquidi in quantità superiore del previsto e giochi, ma anche pannolini, salviette, eccetera).

3. Giocattoli e peluche

Ciò che non deve assolutamente mancare a bordo dell’aereo sono i giocattoli di riferimento del bambino. Un peluche, una macchinina, un libro, una bambola; in questo modo si ricrea un ambiente familiare e sicuro per il bambino che avrà anche modo di distrarsi per giocare durante le ore del volo.

4. Libri, PC e tablet

Per impegnare il tempo durante il volo si possono portare dei libri e dei fumetti da leggere, quaderni da colorare, ma anche un notebook o un tablet sul quale far vedere ai bambini un cartone animato (precedentemente scaricato in quanto la connessione internet non sarà accessibile a bordo). I dispositivi elettronici possono essere utili anche per far ascoltare la musica preferita al bambino tramite le cuffie e isolarlo dai rumori esterni.

5. Ciuccio, lecca lecca e caramelle

Avere il ciuccio a portata di mano, specie per i più piccoli, è indispensabile sia per rilassarsi che per aiutarli nella suzione e, quindi, nella decompressione del timpano. Per evitare il tipico fastidio alle orecchie, può in alternativa essere utile dare un lecca lecca, una caramella o il biberon con l’acqua, in modo da favorire la deglutizione.

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  • Bambino (1-6 anni)