Anonimo

chiede:

Buonasera, ho purtroppo subito un aborto interno tra la settimana 7+4 e la 9+4. Alla prima ecografia a 7+4 c’era un embrione di 7 mm con battito, seppur lievemente bradicardico, e al controllo successivo a 9+4 dentro al sacco vitellino non ce n’era purtroppo più traccia, quindi secondo il ginecologo si dev’essere fermato più o meno a metà tra le due visite di controllo ed essersi riassorbito.

Pochi giorni dopo ho ritirato gli esami ematici eseguiti la settimana precedente alla dolorosa scoperta e ho scoperto un valore molto molto basso del PTH intatto (< 3.0 su un range 11.0-70.0). Premettendo che il valore del calcio totale è invece perfetto (9.20 su un range 8.20-10.20) e non ci sono problematiche a livello della tiroide, dato confermato sia dagli esami ematici sia da un’ecografia richiestami per scrupolo dall’ematologa prima di cercare la gravidanza, questo valore così basso del PTH può essere sintomo di un ipoparatiroidismo? E soprattutto può avere avuto un ruolo nell’aborto?

Buongiorno  signora, è difficile attribuire la causa dell’aborto al livello basso del PTH, soprattutto in presenza di valori della calcemia nella norma. È importante prima di programmare una nuova gravidanza ripetere il dosaggio del PTH per confermare l’ipoparatiroidismo ed eventualmente individuarne la causa.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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