Anonimo

chiede:

Buongiorno, premetto che questa mia vuole essere una lettera aperta, uno spunto di riflessione forse provocatorio, quindi non credo verrà pubblicata non avendo domande o dilemmi particolari da porre. Ho 33 anni e sono mamma di un bimbo di 19 mesi. Leggo questa rubrica spinta da curiosità e da spirito di immedesimazione, mi ritrovo infatti in molti conflitti interiori descritti anche in maniera molto approfondita dalle neo-mamme o aspiranti tali. Con rammarico noto che ci sono molti interventi di adolescenti che ignorano totalmente i più sicuri sistemi anticoncezionali e si affidano (ahimè) al poco efficace coito interrotto. Ci sono anche esperienze di adolescenti incinte e senza una famiglia alle spalle che possa sostenerle nella difficile scelta di abortire o proseguire la gravidanza. Sorrido invece nel leggere chi si dispera per un banale calo del desiderio che ritengo fisiologico durante e dopo la gravidanza e a volte anche prima. Il sesso a 20, 30, 40 anni cambia, come cambiamo noi, l’importante, secondo me è assecondare il proprio corpo, i suoi desideri, i suoi ritmi. Durante la gravidanza il corpo ci parla, ci dice fino a dove possiamo spingerci, se ci stressiamo o sforziamo troppo le contrazioni ci avvertono di darci una “calmata”. E ora una nota polemica: trovo fuori luogo e di pessimo gusto lamentarsi di un bimbo che pretende troppo da noi, scrivere dei nostri desideri irrealizzati, delle nostre “paturnie” e sbalzi d’umore quando ci sono coppie che provano una sofferenza autentica nella impossibilità di concepire un bimbo. Trovo molta moltissima immaturità, incapacità di assumersi delle responsabilità e chiusura egoistica in molti stati di ansia, depressione, manie che tutte, ma proprio tutte noi mamme abbiamo almeno una volta nella vita. Chi non ha problemi? Io ad esempio sono disoccupata. Mi è scaduto il contratto a tempo determinato e contemporaneamente ho scoperto di essere incinta. Prima della gravidanza non mi assumevano perché ero in età “critica”. Durante la gravidanza meno che meno… adesso non mi assumono perché ho 33 anni e un bimbo di un anno e mezzo, quindi sarei pronta per averne un altro! Questi sono i miei problemi… mio marito prende poco, abbiamo un mutuo sempre più caro e abitiamo in un mini da 40, dico 40, mq… Secondo voi ho tempo per deprimermi? No, ho un bimbo a cui badare e devo ogni giorno farmi forza… e quando entro in rubriche come questa e, tra i tanti drammi veri, leggo di queste mammine che si deprimono alla prima difficoltà, bè, scusate, ma francamente mi vengono i cinque minuti, come si suol dire. Grazie per l’attenzione e chiedo scusa se ho urtato la sensibilità di qualcuno di voi.

Carissima E., rispetto il suo punto di vista e sento anche dentro di lei una grande forza, che le permette di affrontare i problemi con determinazione e capacità di reagire in maniera efficace. Non per tutti è così, però, e trovo doveroso rispettare anche quelle persone che, alla prima difficoltà, sentono il terreno sotto i piedi che se ne va, magari perché hanno avuto una storia di vita diversa dalla sua, che non ha permesso loro di affrontare le proprie fragilità in maniera altrettanto efficace. Tutto è relativo: ciò che a noi può sembrare sciocco, una paturnia di nessun conto e anche un po’ egoistica, per qualcuno è qualcosa che davvero provoca una sofferenza profonda, dolorosa, faticosissima da vivere. Può essere banale il problema, mai la sofferenza che questo provoca. Sono convinta che non conti il problema oggettivo che una persona deve affrontare, ma il modo in cui questo impatta sulla sua vita, sul suo equilibrio, sulla sua serenità. Io di questo mi occupo nel mio lavoro, ed in questo sento il dovere di rispettare e di cercare di capire, senza lasciarmi trascinare da pregiudizi o facili critiche che non mi permetterebbero di comprendere davvero chi mi scrive tutta la sua sofferenza, qualunque sia la causa che la provoca. Un cordiale saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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