Anonimo

chiede:

Salve dottoressa, le scrivo per avere un consiglio riguardo il rapporto con mia moglie. Siamo sposati da quattro anni e abbiamo una bambina di due. Il problema è che lei è molto insicura e non riesce a prendere le decisioni da sola, e ha sempre bisogno del supporto di sua madre che, ovviamente, passa tantissimo tempo a casa nostra. Per me questo è inaccettabile: vanno bene certamente le visite, ma non tutti i giorni e a tutte le ore del giorno.

Avrei bisogno di avere privacy con la mia famiglia, e invece in casa siamo costantemente in quattro. Mia moglie non riesce a vedere il problema e, benché io vada molto d’accordo con mia suocera, non riesco più a farmi andare bene la situazione. Ogni volta che ne parliamo, litighiamo. Come posso farle vedere la situazione dal mio punto di vista? Grazie mille.

Gentile signore, la nascita di un figlio è il momento tanto importante quanto faticoso per la vita di una coppia. Un giorno si è compagni di vita, poi ci si ritrova genitori e ci si interroga su di sé, sul proprio ruolo nella coppia e nella famiglia e allo stesso tempo prendersi cura, soprattutto nei primi anni, del piccolo che calamita su di sè tutte le energie e le attenzioni.

Per i neogenitori arrivano dunque gioie ed emozioni, ma anche responsabilità, ansie, pressioni, difficoltà. In questa fase di cambiamento infatti una coppia può affrontare momenti di grande complicità e dialogo passando anche dal riconoscimento reciproco del nuovo ruolo di genitore, alla condivisione delle nuove esperienze come momenti però anche di crisi e allontanamento.

Rispetto a quanto mi scrive, un suggerimento che posso darle – quando affrontate il problem –  è quello di provare non solo a capirvi ma “sentirvi emotivamente” in maniera reciproca. Quello che mi colpisce infatti è che sembrerebbe, dalle poche informazioni che ho, che stiate affrontando il problema e cercando di risolverlo senza però provare a capire insieme da dove questo nasca: un suggerimento che posso darle è infatti quello di provare ad affrontare questa difficoltà andando alla radice e cercando, da parte sua, di capire il perché sua moglie si sente così insicura e perché il supporto lo ricerchi maggiormente nella sua mamma e non in lei, in quanto marito e padre.

Allo stesso tempo invece può provare lei a spiegare come si sente rispetto a questa dinamica (Trascurato? Delegittimato? Escluso?) recuperando il dialogo e instaurando una buona comunicazione, fatta sia della possibilità di parlare liberamente sia di ascoltare attentamente in quanto riflettere sui propri vissuti e conoscere quelli dell’altro permette di far leva su una risorsa fondamentale, ossia la coppia stessa.

Questo vi può aiutare a trovare insieme una modalità condivisa che vi aiuti a prendervi cura del vostro bambino permettendo ad amici e parenti sì di aiutare e capire che chi assiste dall’esterno è sicuramente animato da buone intenzioni e rappresenta una risorsa, se “dosato” adeguatamente e secondo i vostri bisogni e confini, non soltanto fisici ma di ruolo. Le faccio i miei migliori auguri!

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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