Anonimo

chiede:

Salve dottoressa, sono mamma di una bimba di 6 anni, e sono divorziata. Due anni fa il mio ex marito ha trovato una nuova compagna, che ora è in dolce attesa. Andiamo tutti molto d’accordo e la situazione non è tesa: sia io che lui abbiamo voltato pagina.

Il problema è che mia figlia, sapendo che arriverà fra poco un fratellino o una sorellina, vorrebbe andare ora a vivere con il papà. In realtà abitiamo tutti abbastanza vicini e lei è libera di andare a trovare il papà quando vuole, non solo nei weekend.

Non so davvero come gestire questa nuova situazione e questa nuova richiesta, e vorrei davvero che la bimba continuasse a vivere con me. Come posso gestire questo momento che mi sta facendo soffrire molto? La ringrazio se vorrà rispondermi.

Cara mamma, da ciò che racconta, traspare quanto amore nutra per sua figlia e quanto desiderio abbia di proteggerla e mantenerle una stabilità affettiva.

È naturale che questa nuova fase, l’arrivo di un fratellino o di una sorellina nella casa del papà, possa aver smosso qualcosa in sua figlia. I bambini, anche se piccoli, vivono questi eventi con grande intensità, spesso con emozioni complesse: curiosità, entusiasmo, ma anche un pizzico di paura di “perdere il posto” o di sentirsi esclusi. Il desiderio di andare a vivere con il papà potrebbe essere la sua personale modalità di “non perdersi” questo nuovo capitolo, più che un reale rifiuto della quotidianità con lei.

La cosa più importante ora è ascoltare sua figlia con calma e senza allarmarsi, convalidare le sue emozioni e farle capire che è normale desiderare di stare più vicina al papà in questo momento. Allo stesso tempo, può rassicurarla del fatto che il suo posto con la mamma è prezioso, stabile e sicuro.

Parli apertamente con sua figlia, usando parole semplici e accoglienti: “Capisco che tu abbia voglia di stare un po’ di più dal papà adesso che arriva il piccolo. È una cosa nuova ed emozionante! Anche io, da mamma, sento un po’ di tristezza all’idea di vederti meno, ma possiamo trovare insieme un modo per far star bene tutti”.

Valuti, insieme al papà, un piccolo aggiustamento temporaneo negli equilibri, magari concedendole qualche giorno in più da lui, se per voi è possibile, senza stravolgere completamente la quotidianità. Rinforzi il legame tra voi due, magari ritagliandovi momenti speciali: piccole routine del cuore che ricordino a sua figlia quanto sia amato e importante il tempo che passa con la mamma.

Se il turbamento emotivo dovesse persistere, potrebbe essere utile un supporto psicologico per aiutarvi a tradurre i bisogni emotivi di sua figlia e a trovare soluzioni equilibrate.

Infine, non dimentichi di accogliere anche la sua sofferenza: è legittima e comprensibile. Essere mamma significa anche attraversare emozioni forti e contrastanti. Non è facile, ma il fatto che lei si stia ponendo queste domande dimostra che è una presenza solida, affettuosa e profondamente attenta. I migliori auguri.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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